Sale a tre il numero dei morti della tragica operazione di soccorso avvenuta ieri al largo dell’isola di Lampedusa. Quattordici dei migranti che si trovavano a bordo del barcone, tratto in salvo a sedici miglia dall’isola, erano giunti al molo Favarolo in condizioni disperate. In cinque erano stati trasferiti al Sant’Antonio Abate di Trapani. Per uno di loro non c’è stato nulla da fare. E’ deceduto questa mattina, stroncato da una grave intossicazione da idrocarburi. A nulla sono valsi i tentativi dei medici di strapparlo alla morte. Il quadro clinico era già compromesso al suo arrivo al nosocomio trapanese. Al momento non è stato possibile identificare la vittima.
I 14 erano su un barcone che trasportava 85 persone, segnalato dall'elicottero HeloLux e soccorso da motovedette della guardia di finanza e guardia costiera. Anche gli altri due migranti deceduti sono morti per l’inalazione di vapori tossici nel sottocoperta. Viaggiavano stipati in condizioni disumane. I superstiti provengono da Pakistan, Eritrea e Somalia. Tra loro una donna e cinque minori.