“Guardiamo con preoccupazione a quanto sta accadendo in Tunisia in queste ore. L’Unione Europea non può farsi trovare impreparata, deve intervenire subito per contribuire a trovare una soluzione per garantire stabilità all’area. Fonti locali parlano di almeno 15.000 migranti pronti a partire: servono azioni rapide per prevenire l’esplosione di una nuova ondata di sbarchi sulle nostre coste. La Tunisia è nel caos, e l’Italia e la Sicilia non possono ritrovarsi sulle proprie spalle le conseguenze di questa crisi.
Sia da Bruxelles che da Roma va, pertanto, mantenuta alta l’attenzione per stabilizzare la situazione in un paese del nostro immediato vicinato, evitando un pericoloso effetto domino sull’intera sponda sud del mediterraneo, di cui saremmo noi a pagare le conseguenze. Quanto sta accadendo alle porte di casa nostra dimostra ancora una volta, purtroppo, che le politiche messe in atto dall’Ue in Africa negli ultimi anni, spesso accolte da facili entusiasmi, si sono rivelate un boomerang fallimentare.
E a dover fronteggiare le conseguenze sono spesso i siciliani e tutti gli italiani. Servono soluzioni strutturali a lungo termine, non si commettano gli stessi errori”.
Così Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega, coordinatrice ID in commissione Libe.