Marisa Leo e "La cultura del rispetto"

Al Vinitaly di Verona verrà presentata un'associazione che porta il nome della donna uccisa dall'ex compagno a settembre

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
12 Aprile 2024 19:43
Marisa Leo e

Marisa Leo, la trentanovenne uccisa dall’ex compagno nel settembre scorso, rivivrà alla 56^ edizione del Vinitaly di Verona.

Domenica 14 aprile alle 11, al Padiglione 2 Hall Meeting, sarà presentata la "Marisa Leo - Associazione per la cultura del rispetto" ed interverranno Samantha Di Laura e Mattia Filippi, rispettivamente vicepresidente e segretario dell'associazione guidata dalla signora Antonina Cammarata, mamma di Marisa e nonna della piccola Alice.

“L'associazione Marisa Leo è un’associazione per la diffusione della cultura del rispetto, contro la violenza di genere e contro ogni genere di violenza - dice Samantha Di Laura -. È nata dalla volontà delle persone a lei più vicine di continuare il cammino intrapreso assieme a Marisa, di diffusione della cultura del rispetto per le donne, per la natura e per ogni essere vivente. Sosteniamo economicamente le realtà presenti sul territorio che si occupano delle figlie e dei figli di vittime di femminicidio e, attraverso l’istituzione di borse di studio, sosterremo Alice nel suo percorso di studio e di vita. Marisa ha fatto molto per il suo territorio, portando nel mondo la Sicilia del vino con la grazia e l’eleganza che le erano proprie. Per questo motivo verrà insignita al Vinitaly anche del premio Angelo Betti, assegnato alle benemerite dell’agricoltura”.

Si tratta di uno dei riconoscimenti più sentiti di Vinitaly perché assegnato da Veronafiere a chi, con la propria attività professionale, ha contribuito e sostenuto il progresso enologico della propria regione.

L'associazione Marisa Leo lancia un appello: “chiediamo a tutte le aziende presenti di sostenerci - continua la Di Laura -, associarsi e partecipare ai nostri percorsi itineranti di diffusione della cultura del rispetto e della consapevolezza. Nel nome di Marisa, per Alice e per tutti noi che possiamo generare un cambiamento di cui il mondo ha più che mai bisogno. Si può sempre fare qualcosa, anche se poco: perché non è mai poco”.

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