Madonna di Trapani, le parole del vescovo Fragnelli

Redazione Prima Pagina Trapani
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18 Agosto 2019 09:57
Madonna di Trapani, le parole del vescovo Fragnelli

«A te, Maria, chiediamo di entrare nella casa dei nuovi nati del nostro territorio. Tu che porti sulle braccia il bambino Gesù con tanta tenerezza, accogli il sudore del volto di ogni bambino e bambina appena nati; accogli il sudore delle loro mamme e dei loro papà». Afferma così, nella sua omelia in occasione della solennità della Madonna di Trapani, il vescovo Pietro Maria Fragnelli. E la Madonna quale madre di Gesù, ma anche un po' madre di tutti ben si lega alla «Ricerca dei volti» diventato il tratto distintivo dell'agire del vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli.

Cercare o ricercare un volto, dietro al quale, c'è un uomo o una donna con le loro fragilità e debolezze, abbisognano di un elemento di sostegno morale ed interiore che la fede è in grado di dare. «La Parola di Dio - prosegue Fragnelli - oggi ci parla della sofferenza della maternità: tu, Maria, ci insegni a guardare il volto di Eva, la madre di tutti i viventi, rigato da uno speciale sudore fatto di tenerezza e di preoccupazione; tu, nostra Signora di Trapani, accogli gli interrogativi e le speranze di ogni giovane donna affinché intraveda la possibilità di aprirsi all’amore e alla vita come altissima vocazione a collaborare col disegno di Dio creatore».

«Entra, Maria, nei reparti degli ospedali e delle cliniche. Entra e aiutaci - aggiunge Fragnelli - ad accogliere ogni bambino: aiutaci affinché a nessun bambino sia impedito di nascere in queste nostre comunità illuminate dal tuo volto; aiutaci a sostenere ogni donna nel portare a compimento la maternità con tutta la concretezza morale e materiale necessaria. Tu, Maria, entra nelle imbarcazioni di fortuna e aiutaci ad accogliere fino in fondo la dolcissima maternità approdata nei giorni scorsi a Marettimo e su tutte le coste del continente europeo! Che a nessun bambino nato o concepito nella traversata del Mediterraneo sia impedito di fiorire e crescere nei Paesi del nostro vecchio mondo.

Ne portiamo tutti la responsabilità umana e religiosa, aldilà delle strumentalizzazioni che dividono l’universo social e politico». «Nel nostro territorio - spiega monsignor Fragnelli - ci sono tanti altri volti che sudano senza essere pienamente riconosciuti. Col tuo volto di madre e maestra, Maria, accogli il sudore del volto di tutte le donne e gli uomini impegnati nella fatica dell’educazione dei figli propri e degli altri. Entra nelle scuole e nelle università. Aiutaci a capire ancora di più l’importanza di sostenere culturalmente ed economicamente il lavoro di coloro che si prendono cura delle nuove generazioni.

Un sudore poco conosciuto e poco apprezzato! Il beato Pino Puglisi ha donato la vita per dedicarsi totalmente alla crescita di ragazzi e ragazze, insidiati e spesso controllati da tante forme di manipolazione mafiosa. E il sudore della formazione di uomini e donne pienamente liberi e responsabili». «Accogli, Maria, Il sudore del volto di chi lavora sul mare e sulla terraferma, nel commercio e nel turismo, nella medicina e nello sport, nell’industria e nell’agricoltura. In ogni attività umana.

È un campo immenso, attraversato da tante contraddizioni. Aiutaci, Maria, a promuovere e benedire l’operosa collaborazione di tutti i nostri giovani al disegno creativo di Dio. Entra nelle nostre case - conclude il vescovo di Trapani - e guarda il sudore del volto dei lavoratori del nostro mondo. Il tuo volto, o Madonna di Trapani, ispiri i volti che moltiplicano in modo onesto il pane nel nostro territorio; la fermezza del tuo volto freni la mano di chiunque manipola in modi diversi la crescita dei frutti del nostro lavoro.

Il tuo volto “sudato”, o Maria, illumini soprattutto chi ha perso il lavoro o ancora non riesce a trovarlo. Entra nelle nostre istituzioni e sollecita ogni uomo e donna di buona volontà a lavorare per le risposte urgenti attese dalle nuove generazioni. Tu che visiti santa Elisabetta, illumina il lavoro dei volontari, che facilitano la storia di chi è in difficoltà e accelerano la conquista di nuovi orizzonti. Infine, Maria, entra nelle case e nelle realtà in cui la vita va spegnendosi: il “sudore della morte” non trovi nessuna persona nell’abbandono.

Ispira la vicinanza dei familiari, anche a prezzo di grosse rinunce; rafforza lo zelo dei nostri sacerdoti nella cura amorevole dei malati gravi». Vito Campo

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