Lo Chef Nicola Bandi per la Rubrica Peccati di Gola con una nuova esperienza culinaria: "CÙSCUSU DI PESCE"

Un piatto tradizionale tramandato da generazioni e che potete gustare da "Osteria il Moro" a Trapani

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
06 Ottobre 2024 12:00
 Lo Chef Nicola Bandi per la Rubrica Peccati di Gola con una nuova esperienza culinaria:

"Quando mi hanno chiesto quale ricetta potesse rappresentare la mia cucina non ho avuto dubbi. Alla domanda quale piatto migliore può esprimere in sintesi la mia visione di cucina: tradizione, colori, odori e sapori della mia terra, ho risposto subito << U' Cùscusu ri pisci>>. Dalla terra, il grano per la semola, al mare dei pesci poveri che vengono usati per la zuppa di pesce.

Sì, si chiama Cùscusu da noi, è un'identità culturale e gastronomica. Il Couscous ci è stato portato dagli arabi, così come tante altre tradizioni gastronomiche sono state elaborate dalle sapienti mani siciliane e in questo caso trapanesi. Il termine couscous letteralmente significa piccolo, piccolo proprio riferendosi alla semola. E' un piatto che veniva preparato e portato con sé dai nomadi del deserto per la sua lunga conservazione (loro ovviamente non lo facevano e non lo fanno di pesce).

Tradizione: è un piatto che viene tramandato da generazione in generazione, riunisce le famiglie e la la passione per la cucina con la sua "incocciata", il movimento rotatorio delle mani che unisce l'acqua alla semola, che innesca quasi una gara a chi "incoccia" meglio.

Colori: l'oro del grano, il rosso del pomodoro, il bianco dei pesci azzurri

Odori: l'odore del mare, dei pesci poveri. " 

A raccontare è lo Chef dell'Osteria il Moro di Trapani, Nicola Bandi per la Rubrica Peccati di Gola oggi con un nuovo piatto, una nuova esperienza di gusto.

Recupera anche quella dello "Sgombro Lardiato" 

CÙSCUSU DI PESCE – IDENTITÀ, CULTURA, COLORI, ODORI E SAPORI DI UN POPOLO

Ricetta per 4 persone

500 gr di semola di grano duro

75 gr di olio extra-vergine d'oliva

50 gr di cipolla tritata

qualche foglia di alloro fresco

pepe e sale qb

zuppa di pesce povero (scorfano, ecc)

PROCEDIMENTO

Incocciare la semola con acqua e sale con un movimento rotatorio dei polpastrelli della mano (ci vorrebbe una lezione solo per imparare ad incocciare) e lasciare a riposare su una tovaglia da tavola. Una volta finito, rimettere tutta la semola nel recipiente (la "mafaredda") e aggiungere tutti gli altri ingredienti, tranne l'alloro, e mischiare tutto insieme sgranando con le mani.

Mettere a cuocere a vapore la semola con la tipica "cuscusiera" di terracotta, profumare l'acqua con scorza di limone, alloro, sale e pepe in grani. Preparare una pasta con farina e acqua che servirà per creare un isolante tra la "cuscusiera" e la pentola affinché il vapore non fuoriesca e passi solo attraverso la semola. Lasciare a cuocere circa 1 ora e mezza.

Al termine "abbivirari" - innaffiare la semola con la zuppa di pesce già filtrata, ben condita ma anche asciutta. Coprire la "mafaredda" con una tovaglia pesante e lasciare a riposare.

Nicola e Enzo Bandi

Potete gustare lo U' Cùscusu ri pisci presso l'Osteria il Moro nel cuore del centro storico di Trapani, il tutto a pochi passi dal lungomare in Via Garibaldi, 86

Prenota la tua esperienza presso l'Osteria al numero 0923 23194

Pranzo: Dal lunedì alla domenica12.30 pm – 3 pm (ultima ordinazione)

Cena: Dal lunedì alla domenica7 pm – 11 pm (ultima ordinazione)

Chiusura settimanale: mercoledì

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