Levanzo, caso Solarium: le dichiarazioni del consigliere Francesco Sammartano

Riceviamo e pubblichiamo nota del consigliere comunale di Favignana

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
24 Maggio 2023 01:41
Levanzo, caso Solarium: le dichiarazioni del consigliere Francesco Sammartano

«Sul solarium di Levanzo, che in realtà è più un ristorante sul mare, vorrei partire dalla fine: alla luce di quanto ho avuto modo di capire, ci sono stati pareri che hanno autorizzato un progetto diverso da quello effettivamente realizzato, come quello della Soprintendenza che si è espressa su un progetto che prevedeva la struttura portante in legno anziché in metallo.

Invece non ho capito se quanto finora realizzato rispetti tutte le condizioni del parere finale della procedura di screening del Comune di Favignana del 29 dicembre 2021. Esaminando invece la vicenda dall'inizio, mi disturbano le dichiarazioni, rivelatesi contraddittorie se confrontate con la verità documentale del procedimento amministrativo, rese alla stampa dal Sindaco Francesco Forgione: come faceva a non saperne niente, se l'atto di invito della ditta del 13 agosto 2021 era indirizzato per conoscenza proprio al Sindaco, così come la risposta a tale diffida del Dirigente del SUAP? 

Inoltre, il Sindaco del Comune di Favignana è anche il Presidente dell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi: ebbene, il Direttore dell'AMP fece parte della commissione interna di valutazione dell'incidenza ambientale che si espresse sul progetto del solarium. In proposito, il parere del Direttore dell'AMP fu favorevole, sebbene quasi tutte le condizioni calate nel parere finale dello screening, mi risulta che siano state imposte dallo stesso Direttore. Quindi l'Area Marina Protetta delle Isole Egadi, di cui il Sindaco è il Presidente, si è espressa favorevolmente, sebbene con numerose prescrizioni.

Tale particolare assume un peso politico enorme: perché l'Area Marina Protetta non si è adeguata alla Deliberazione del Consiglio Comunale di Favignana del 26 ottobre 2016, proposta proprio dalla Commissione AMP dell'epoca ed approvata sia dalla maggioranza che dalla minoranza, che prevedeva, in attesa della definitiva approvazione del PUDM, il rilascio di pareri favorevoli solo per le concessioni demaniali marittime con finalità sociali? 

Perché non è proseguito il dialogo con la Regione Siciliana sul solco delle posizioni più volte assunte pubblicamente e con atti ufficiali dal Sindaco Pagoto per fermare il rilascio di nuove concessioni fino all'approvazione del PUDM? 

A tali domande pretendo che il Sindaco Forgione risponda al più presto dinanzi al Consiglio Comunale in una seduta dedicata non solo al solarium di Levanzo ma in generale anche al PUDM delle isole Egadi: recentemente è stato affidato allo stesso tecnico del progetto originario un ulteriore incarico di circa 20 mila euro per aggiornare/adeguare il PUDM; il Consiglio Comunale, tuttavia, che è l'organo che a suo tempo approvò il PUDM, non è stato informato nel dettaglio di tali adeguamenti/aggiornamenti, vedi ad esempio su quali conseguenze deriveranno dalla sdemanializzazione di punta lunga e della praia.

In quella sede, inoltre, bisognerà definire la geografia politica della maggioranza consiliare, considerate le dimissioni di un consigliere di maggioranza e le note posizioni a favore della tutela ambientale di altri consiglieri comunali della maggioranza. Al riguardo, nel rispetto delle legittime aspettative imprenditoriali dei privati, a prescindere da chi essi siano, se io avessi potuto esprimere un voto politico, sarei stato contrario alla realizzazione di tale solarium indipendentemente dal materiale utilizzato per la struttura portante (metallo o in legno): autorizzarlo a condizione che venga smontato d'inverno, significa sostenere che deturpa il panorama costiero solo agli occhi dei levanzari che vi risiedono nel periodo invernale, il che, francamente, non mi pare davvero che si possa ragionevolmente sostenere perché significherebbe contraddittoriamente affermare che agli occhi del mondo la tutela della fruizione visiva del panorama dell'ambito costiero interessato, caratterizzato da valori paesaggistici, ambientali e percettivi molto elevati, può invece abdicare.

Se vogliamo davvero che rimanga così com'è, non bisogna costruirci nulla! Infine, auspico che il Sindaco Forgione e gli uffici comunali preposti, stiano verificando il rispetto di tutte le condizioni dello screening anche al fine di eventualmente valutare le iniziative da assumere in autotutela».

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