Le scorie politiche delle scorie radioattive

Il voto di Bica all'Ars porta all'affondo del Pd, ma Fratelli d'Italia replica: "noi contrari da sempre"

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
18 Maggio 2024 16:29
Le scorie politiche delle scorie radioattive

Le scorie radioattive lasciano le... scorie nel panorama politico trapanese. Peppe Bica, deputato regionale di Fratelli d'Italia, ha votato contro alla mozione per dire no al deposito dei rifiuti radioattivi da realizzarsi in provincia di Trapani.

Bica aveva già spiegato la sua posizione quache settimana prima, evidenziando come preferisse un "dibattito politico serio" a una "presa di posizione apriori". E, così, all'Ars ha votato contro la mozione, ma anche contro le indicazioni del suo partito, Fratelli d'Italia, compatta nel dire no alla costruzione del deposito nazionale.

Maurizio Miceli, consigliere comunale a Trapani e segretario provinciale di Fratelli d'Italia, però aveva votato contro l'idea del deposito a Fulgatore o Calatafimi, i due siti presenti ancora oggi nell'elenco ministeriale. E, così, assieme all'ex deputato regionale Nicola Catania ha subito voluto precisare come il voto di Bica fosse frutto di una sua valutazione personale e nulla aveva a che vedere con la linea seguita dal partito. «È chiaro - hanno affermato Maurizio Miceli e Nicola Catania - che Bica non interpreta assolutamente la volontà popolare che da tempo siesprimere in maniera nettamente contraria all’ipotesi dell’insediamento dei due depositi in provincia di Trapani.

Né tantomeno possono trovarsi giustificazioni legate a ipotetici posti di lavoro o un ventilato sviluppo economico, che, invece, deve generarsi grazie alle bellezze e ricchezze del nostro territorio. Il nostropartito è impegnato costantemente a sostenere tutte le iniziative volte allavalorizzazione delle risorse del territorio, in linea con quanto i rappresentantidi Fdi perseguono con determinazione a tutti i livelli".

Il voto di Bica è stato oggetto di discussione anche in Consiglio e Miceli ha ribaduto come si trattasse di un voto personale dello stesso deputato di Fdi. Dario Safina, parlamentare regionale del Pd, però, punta l’indice contro Miceli poiché nella congiunta con Catania "la presa di posizione appare netta contro la decisione di Bica - afferma -. E fin qui tutto chiaro". Per Safina, poi, in Consiglio Miceli ha difeso "Bica che a suo dire avrebbe votato sfavorevolmente non nel merito, ma solo per polemizzare contro il modo in cui era stata posta la questione e che sul tema bisognava fare una campagna informativa molto più approfondita".

Per il dem, così, l'azione di Fratelli d'Italia "ha il sapore amaro della propaganda politica della peggiore storia di questo Paese, in vista delle prossime elezioni europee". Ma Miceli non ci sta e ribatte: "I fatti sono chiari: Fratelli d’Italia ha una posizione netta e all’Ars ha votato contro - replica Miceli -. Quella di Bica è una posizione personale e ha votato diversamente, motivando la scelta".

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