Sambuca di Sicilia, il borgo dei borghi, è un ridente comune di circa 5800 abitanti che dista soltanto 37 chilometri da Castelvetrano, da Sambuca si spostano in tanti anche per venire a lavorare a Castelvetrano, e questo articolo dovrebbe far riflettere quegli idioti che ancora continuano a non rispettare le misure minime di sicurezza che ci vengono chieste per provare a contenere la diffusione del virus. Sambuca da qualche giorno è stato dichiarato zona rossa, poiché all’interno della locale casa di riposo è scoppiato un focolaio con 44 persone positive al Covid (30 anziani e 14 operatori) e quattro persone sono già decedute.
Nella notte più straziante della storia recente di questa comunità un lungo serpentone di ambulanze ha dato mandato a quanto disposto dall’Asp di Agrigento con il trasferimento dei primi 11 ospiti negli ospedali della provincia, mentre altri 8 saranno trasferiti nella giornata di oggi.
Sambuca, dichiarata zona rossa dal presidente della Regione, è presidiata dalle forze dell’ordine che controllano le vie d’accesso al paese. A sollecitare l’evacuazione immediata della struttura era stato nel pomeriggio di ieri il sindaco Leo Ciaccio, con un appello rivolto al presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Quella lunga fila di ambulanze ci ha fatto tornare alla mente il serpentone di camion dell’esercito che portava fuori dalla città di Bergamo le bare di chi non c’è l’aveva fatta.
Quello era un serpentone carico di dolore, questo serpentone ci auguriamo sia da un lato carico di speranze, perché possa essere quello che ha salvato la vita di tante persone, e da un altro lato deve essere un monito per tutti coloro che continuano a consentire ai propri figli adolescenti di fare quel che vogliono e che continuano ad organizzare la loro vita come se il Covid non dovesse mai colpirci. Eravamo la provincia covid-free ora siamo una delle più colpite, dovremo cominciare a contare i morti a decine per convincerci a rinunciare a qualche piccola fetta di libertà? A.Q.