Non si sa bene il perché, ma la città di Trapani riesce sempre ad incantare e meravigliare i suoi visitatori. Sicuramente sarà per la sua cultura, la sua cucina, le sue tradizioni, la sua storia e anche per la sua forma particolare. Sta di fatto che Trapani, in questi giorni, continua ad essere al centro dell'attenzione televisiva, in questo caso nella trasmissione di TV2000 "Il mondo insieme". Il servizio su Trapani, dal titolo "Una città bagnata da due mari", si è aperto con uno spettacolare panorama fotografico sulla forma a falce che ha la città.
A fare da padrone a questa puntata è stato senza dubbio il mare, definito come ”protagonista assoluto", poi anche la pesca, attività economica prevalente, la basilica di Maria Santissima Annunziata di stile barocco rinascimentale, la Madonna di Trapani, arrivata in città attorno alla metà del 1300, il Monte Erice e l'antico Borgo che è stato definito come "meta obbligatoria per chi viene a Trapani". Poi l'attenzione si è spostata anche verso il centro storico della città e la cattedrale di San Lorenzo che, con i suoi affreschi e il suo organo, è il principale luogo di culto di Trapani con origini molto antiche che sono rilevanti, addirittura, alla seconda metà del 1400.
Durante il servizio si è poi passati a un vero e proprio "giro della città" con un'inquadratura delle chiese, degli edifici più importanti, delle fontane, dei monumenti, di Corso Vittorio Emanuele, dell'orologio astronomico e a fare da padrona, questa volta, è stata la famosa frutta martorana, a base di pasta di mandorle. Qualcosa che sicuramente non poteva mancare erano le saline di Nubia, all'interno della riserva orientata delle saline di Trapani e Paceco, dove sono stati mostrati sia animali che migrano verso questa zona per nutrirsi ma anche l'estrazione del sale da parte dell'uomo.
Il servizio si è concluso con una panoramica aerea di Via Fardella, Corso Piersanti Mattarella e Via Manzoni, paragonate a una "pista di aeroporto" a causa delle luci delle macchine, con il meraviglioso tramonto sul mare e un'immagine del Monte Erice che sovrasta e protegge la città. Simone Crapanzano
