La Birra trapanese del Birrificio Baroni Birra conquista tutti.
Ieri sera, durante il Galà di Premiazione svolto a Milano, l’azienda trapanese è stata premiata come Vincitore della Categoria Birrifici Artigianali ai prestigiosi Italy Food Awards.
Si tratta di uno dei riconoscimenti più attesi per le aziende agroalimentari d’Italia – patrocinato anche dal Ministero delle Politiche Agricole – che premia il prodotto, la sostenibilità, il packaging e l’impegno nella diffusione dei prodotti.
La vittoria del Birrificio Baroni Birra permette, così, alla città di Trapani di posizionarsi per la prima volta fra i produttori di eccellenza del settore Birrario.
Ma è anche un grande riconoscimento per il lavoro svolto in questi ultimi anni e per il grande sacrificio di chi ha creduto nel progetto: il Birrificio Baroni Birra è infatti una start-up costituita da tre giovani soci che, andando contro tendenza rispetto molti dei loro coetanei, hanno deciso di rimanere in Sicilia con lo scopo di valorizzare i prodotti tipici e l’immagine della bellissima Isola.
Una piccola e creativa realtà artigianale con etichette eleganti - che ritraggono i luoghi più belli della provincia - e con materie prime strettamente legate al territorio come il fior di Sale, il miele di fico d’India, le scorzette d’arancia e di limone.
«Siamo un birrificio artigianale nato in piena pandemia – ha dichiarato Luigi Di Via –. È stato un azzardo ma in due anni abbiamo fatto un po’ di strada e la nostra ultima esperienza, quella dell’Italy Food Awards, ci ha permesso di essere premiati tra tante altre aziende partecipanti».
Alla Giuria di Esperti che ha permesso la vittoria dell’ambito premio sono stati inviati quattro campioni di degustazione. Tutti con un richiamo alla zona trapanese: Scirocco, Erice, Punica e Salina i nomi delle tre birre.
Ma il Birrificio Baroni Birra sta portando avanti, con il tempo, nuovi progetti e nuove birre come, ad esempio, quella dedicata a Pantelleria. Tra i progetti, poi, anche la possibilità di visitare il birrificio su appuntamento e di degustare le loro birre.
«Per noi – ha concluso Luigi Di Via – la cosa più importante sono le persone a cui piace la nostra birra. Sono quelli che ci danno la possibilità di continuare e, proprio per questo, abbiamo dedicato il Premio a tutti coloro che rendono possibile il nostro sogno».