Ispezione sulla Mare Jonio: inviata squadra da Roma

Luca Casarini: "siamo parte civile al processo contro Salvini, sarebbe grave se queste ispezioni fossero una ritorsione"

Pamela
Pamela Giacomarro
17 Settembre 2024 15:38
Ispezione sulla Mare Jonio: inviata squadra da Roma

Questa mattina, una squadra speciale inviata da Roma ha fatto il suo ingresso al porto di Trapani per ispezionare la "Mare Jonio". I controlli, formalmente destinati a verificare l’idoneità della nave, l'unica battente bandiera italiana, hanno sollevato qualche dubbio. L'imbarcazione è da tempo nel mirino del governo di destra, critico nei confronti delle Ong e delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo. 

A sollevare i dubbi attorno a questa ispezione "occasionale" è il capo missione di Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini: "hanno commissariato la Capitaneria di Trapani, e inviato da Roma la squadra speciale che si occupa delle ong, quella che serve a bloccarle – sbotta -  alle tre ispezioni previste, che riguardano aspetti tecnici e sanitari sui quali non abbiamo mai avuto problemi, si è aggiunta una ispezione occasionale voluta dal comando generale di Roma.  È evidente  - aggiunge Casarini- che di occasionale non vi è proprio nulla, perché quel comando agisce sotto gli ordini del ministro Salvini. È il tentativo di rispondere ai suoi guai giudiziari tentando di bloccare una nave del soccorso civile”. 

Proprio nei confronti del leader della Lega, la Procura generale di Palermo ha richiesto nei giorni scorsi una condanna a sei anni, nell'ambito del processo "Open Arms". Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, decise di chiudere i porti, costringendo la nave a rimanere bloccata davanti a Lampedusa con 147 migranti a bordo.

Mediterranea si è costituita parte civile nell'ambito del procedimento. "Sarebbe grave  - ha concluso Casarini - se queste ispezioni si trasformassero in una ritorsione per il processo nel quale il Ministro è imputato". 

Proprio ieri la Lega ha protestato vivacemente contro la proposta del sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, di concedere la cittadinanza onoraria a tre ONG, Jugend Rettet, Save the Children e Medici senza Frontiere, tutte coinvolte nel “Caso Iuventa”. L’inchiesta che mirava a criminalizzare le ONG, accusate di favorire l’immigrazione clandestina, è stata chiusa con una sentenza di "non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste"

Casarini ha ribadito che le ispezioni non sono una novità per la "Mare Jonio", che ne ha subite già 24 dall’inizio delle attività. 

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