Incendio ad Erice, Toscano: «Fiamme devastanti. Ripartiamo insieme»

Lunga riflessione della sindaca che non risparmia un attacco al presidente della Regione, Nello Musumeci.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
06 Maggio 2022 19:29
Incendio ad Erice, Toscano: «Fiamme devastanti. Ripartiamo insieme»

Dopo le fiamme di ieri che hanno avvolto la montagna di Erice, è arrivato il commento della sindaca Daniela Toscano che, oltre alle parole di sconforto, ha voluto ringraziare gli organi preposti per i soccorsi e le risorse umane: «Il gravissimo incendio di ieri ha devastato un intero versante della nostra preziosa montagna. Soltanto stamattina le fiamme sono state domate e adesso si sta facendo il possibile per chiudere definitivamente l’ennesimo, tragico, capitolo di questo terribile libro. I soccorsi sono stati preziosi e tempestivi.

Donne e uomini, con coraggio, si sono prodigati tutta la notte tra le fiamme che hanno distrutto boschi e lambito anche le abitazioni: Vigili del fuoco, Protezione Civile comunale, Forestali, volontari di Protezione Civile col prezioso supporto della Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e tutte le altre Forze dell’Ordine che hanno garantito i soccorsi e gestito la viabilità. Li ringrazio tutti. Credo che oggi più di ieri dobbiamo stringerci e ripartire insieme». La prima cittadina alza i toni: «Il nemico di tutti noi è sempre il criminale di turno che, di anno in anno, sceglie con precisione giornate come quella di ieri, segnate dal fortissimo vento di Scirocco, per dare fuoco.

Ad Erice come a Custonaci, a Xitta ed in altre Città, purtroppo. Pazzi senza scrupoli che, una volta individuati, andrebbero puniti in maniera esemplare. Servono pene più severe, questo è certo. Ed invece, purtroppo, ci troviamo ancora una volta a puntare il dito contro il nostro Ente pubblico. Contro noi stessi, dunque. Eppure la nostra Protezione civile comunale ed i volontari, coordinati dal responsabile Giuseppe Tilotta, non hanno esitato a gettarsi tra le fiamme per salvare il salvabile.

Lo ringrazio, li ringrazio. Il Comune di Erice, così come qualsiasi altro piccolo ente pubblico che gestisce con forze esigue la prevenzione e le emergenze di un territorio vastissimo, in cui è presente una grande montagna come la nostra, ha fatto ciò che ha potuto. Ed invece si chiedono controlli a tappeto, si chiede prevenzione a 360 gradi, si chiede tempestività, si chiedono cose che un piccolo Comune non può fare da solo. Si chiede la bacchetta magica a chi è fatto di carne ed ossa. Bisogna invece riflettere su altro.

Servono più uomini e mezzi per Forestale e Vigili del Fuoco. Servono pene severissime, come detto. E serve una collaborazione sinergica tra gli Enti preposti, ciò che abbiamo richiesto con grande forza un anno fa, con nota prot. 31008/2021 indirizzata al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa, al Ministro dell’Interno, al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale dell’agricoltura, al Dipartimento regionale della Protezione civile ed alla Prefettura. Con quella nota avevamo richiesto il potenziamento dei controlli ad Erice come in altri territori, nelle giornate di “allerta rossa” diramata dalla Protezione civile regionale.

Avevamo richiesto, con quella nota, la predisposizione di pattugliamenti speciali dell’Esercito Italiano in sinergia con altre Forze di pubblica sicurezza, il rafforzamento delle modalità di controllo mediante l’uso di telecamere di sicurezza ed altri metodi innovativi di allarme, di incrementare il personale dei Vigili del fuoco e di inasprire le pene nei confronti dei piromani. Purtroppo a quella nota non è seguito nulla ed il Comune di Erice, dopo l’incendio del 25/07/2021, presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani.

Adesso il finanziamento di 500.000 euro intercettato dal Comune di Erice dalla “Sottomisura 8.3 - Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici” della Regione Sicilia ci aiuterà a creare interventi ed infrastrutture di protezione contro gli incendi boschivi. In un periodo delicato come quello che stiamo attraversando, a poco più di un mese dalle elezioni, appare dunque ingiusto che alcuni candidati si scaglino contro il Comune di Erice e contro questa Amministrazione comunale.

Fare campagna elettorale, facendo leva su eventi così drammatici che fanno male al cuore di noi ericini, non fa onore a nessuno. Mette soltanto in luce una bieca e triste volontà di accaparrarsi il consenso elettorale. Non servono altre parole. Non ne voglio spendere altre". Mi corre infine l’obbligo di precisare che ieri, durante un’intervista video rilasciata alla testata giornalistica TrapaniSì, in un momento di forte concitazione, tra una telefonata ed un’altra con Prefettura e Forze dell’Ordine, ho commesso un evidente lapsus di cui mi scuso.

Evidente per quasi tutti, non per alcuni che non me l’hanno perdonato, usando le mie dichiarazioni strumentalmente per la propria propaganda elettorale. Anche questo non merita ulteriori commenti. A tutti noi Ericini chiedo dunque di unirci e ripartire insieme. Il nemico di tutti noi, come detto, è il criminale di turno che devasta la nostra montagna. Noi, invece, dobbiamo stringerci e combattere insieme. Il Comune, come detto, farà tutto ciò che è nelle proprie possibilità per la nostra preziosa Montagna».Poi l'attacco al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: «Musumeci dimentica di dire che molti Comuni, tra cui Erice, come sempre, hanno già preso i necessari provvedimenti.

Lo scorso 19 aprile abbiamo infatti correttamente comunicato l’apposita ordinanza valida dal 1° maggio al 31 ottobre 2022. In questi 5 giorni (l’incendio è stato ieri, 5 maggio) sono stati anche attivati i necessari controlli. Ma il Comune ha avuto, appunto, 5 giorni per farli. Le parole del presidente Musumeci restano dunque parole al vento, di circostanza, quasi una sorta di difesa d’ufficio nei propri confronti. Farebbe invece bene, il presidente Musumeci, a spiegarci cosa può fare la Regione, nell’ambito delle proprie responsabilità, per evitare che accadano tragedie come quella di ieri.

Ci spieghi perché non si attivano maggiori controlli, tramite i Forestali, soprattutto nelle giornate di allerta rossa. Ci spieghi perché non si potenziano, in termini numerici e di mezzi adeguati, i Forestali in servizio presso il territorio di Erice. Ci spieghi, insieme al Dipartimento della Protezione civile regionale, come può migliorare il servizio offerto dai volontari coordinati dallo stesso Dipartimento. Ci spieghi, il presidente, perché non ha mai risposto alle nostre lettere con cui abbiamo invocato aiuto! Ci spieghi infine perché, addirittura, tempo fa fu richiesta al nostro Comune la restituzione di un modulo antincendio (che abbiamo in comodato d’uso) perché non avremmo trasmesso per tempo la necessaria documentazione, salvo poi prendere atto, a seguito di nostra nota circostanziata, che era una bufala! Ci spieghi tutto questo, il nostro presidente, anziché puntare l’indice contro i sindaci.

Che è un fatto quantomeno inopportuno, soprattutto in un momento così grave e delicato per tutti noi ericini. Da lui ci saremmo aspettati, in primo luogo, la ferma condanna dei criminali che, con i loro gesti scellerati, distruggono l'ambiente e i nostri patrimoni naturalistici».

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