Il Covid dilaga e la Sicilia diventa zona rossa, ecco le limitazioni previste

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
15 Gennaio 2021 17:51
Il Covid dilaga e la Sicilia diventa zona rossa, ecco le limitazioni previste

Ci siamo. Il ministro della salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza che prevede una nuova suddivisione su fasce delle Regioni italiane e per la Sicilia non arrivano buone nuove. La notizia era già nell’aria. Di ieri la richiesta da parte del presidente della Regione, Musumeci, di far diventare zona rossa l’isola per almeno due settimane considerata l’alta incidenza della diffusione del Coronavirus nel territorio e oggi la conferma del ministro alla Salute. L’ordinanza di Speranza, in vigore da domenica 17 gennaio, prevede proprio in zona rossa Sicilia, Lombardia e la provincia di Bolzano.

Come già annunciato nei giorni scorsi, invece, a diventare arancioni saranno Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta.  Nulla cambia, invece, per Calabria, Emilia-Romagna e Veneto che restano in zona arancione e per Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e la provincia autonoma di Trento che restano in zona gialla. Ma cosa cambia adesso che la Sicilia è zona Rossa? SPOSTAMENTI. Vietato ogni spostamento anche all'interno dei comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.

Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Si può andare una sola volta al giorno nel proprio comune, tra le 5 e le 22, a casa di amici e parenti al massimo in due persone (non si contano minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi). Per i comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, le visite sono consentite per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

NEGOZI. Stop alle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. RISTORANTI E BAR. Chiusi, ma è sempre consentito l'asporto (fino alle 22 per i ristoranti, fino alle 18 per i bar) e delivery.

SPORT. Sospese tutte le attività anche nei centri all'aperto. E' consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con mascherina; è consentito anche lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale. SCUOLA. Restano aperte scuola dell'infanzia, scuola primaria, servizi educativi per l'infanzia e primo anno delle medie.

Le altre attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.

 

 

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