Il 2020 trapanese dalla A alla Z

I 21 fatti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi

Emanuele
Emanuele Barbara
31 Dicembre 2020 21:12
Il 2020 trapanese dalla A alla Z

Il 2020 rimarrà nella memoria di tutti noi. Un anno sciagurato caratterizzato dal Coronavirus ed i suoi effetti. Abbiamo provato a ripercorrere gli eventi di questi dodici mesi, con un occhio di riguardo per i fatti della nostra città e della provincia. Ventuno spunti, uno per ogni lettera dell'alfabeto.

A come aeroporto. Per Birgi doveva essere l'anno del rilancio con nuovi contratti ed una graduale ripartenza. Ci ha pensato il Covid a mettere i bastoni tra le ruote ai piani di Airgest, speranzosa di riuscire ad attuare il piano prestabilito nel 2021.

B come Belvedere. Il tremendo incendio sviluppatosi presso la Trapani Servizi di contrada Belvedere ha causato danni molto rilevanti alle strutture della partecipata del capoluogo. Il fumo nerissimo visibile da tutta Trapani e paesi limitrofi è ancora ben impresso negli occhi di chi ha visto l'impressionante avanzata del fuoco.

C come Covid Free. Quest'estate, Trapani è stata la prima provincia italiana a raggiungere il traguardo dei 28 giorni consecutivi senza nuovi contagi. L'illusione di aver superato la crisi è durata purtroppo soltanto pochi giorni.

D come duemilaventidue Trapani capitale italiana della cultura. Il capoluogo riuscirà a strappare l'ambito titolo che porterebbe in città una ventata di novità ed ottimismo oltre che iniziative rilevanti anche da un punto di vista turistico? La sfida è difficile ma il dossier presentato al Ministero è di pregevole fattura. Incrociamo le dita.

E come epidemia, divenuta poi pandemia. Lo sciagurato Coronavirus che ha travolto le nostre vite, abitudini, certezze è certamente l'evento dell'anno. Quasi sei mila contagiati ed oltre 130 vittime nella sola provincia di Trapani rimarranno a lungo una ferita indelebile.

F come fuoco. Devastanti gli incendi che durante l'estate hanno mandato in fumo migliaia di ettari dei nostri boschi e non solo. Coinvolte numerose montagne della provincia, ancora una volta dolosamente. Abbiamo assistito impotenti alla distruzione dei nostri spazi naturali.

G come giustizia. I cittadini trapanesi sono stanchi di finire alla ribalta nazionale per i continui arresti di politici, manager, burocrati. Tra tutte, l'operazione "Sorella Sanità" che ha portato all'arresto dell'ex capo dell'Asp di Trapani Damiani rimane quella che più ha indignato la popolazione.

H come Haftar. L'uomo che ha tenuto con il fiato sospeso la città di Mazara del Vallo ed i familiari dei pescatori bloccati per oltre 100 giorni in Libia è uno dei protagonisti, non propriamente gradito, del nostro 2020. Riconoscere la sua autorità è stato un errore, liberare i pescatori un atto dovuto.

I come infanticidio. La tragedia che nel mese di novembre ha travolto Trapani rappresenta sicuramente uno dei momenti più tristi di questo 2020. Una vicenda che meritava riservatezza è scaduta purtroppo in commenti che potevano essere evitati.

L come lockdown. Un termine che abbiamo imparato a conoscere e con il quale abbiamo convissuto a lungo. Nella prima fase della pandemia, Trapani si è dimostrata estremamente diligente. Le statistiche sul calo degli spostamenti in Italia hanno infatti dimostrato come la città falcata fosse una delle località con la percentuale più alta.

M come Memesuddu. La pagina satirica più famosa della Sicilia occidentale ha ora un nome e cognome. Svelare l'identità di chi ha fatto sorridere migliaia di persone non è stato un atto in grado di modificare la storia. Oggi più che mai un pò di sano divertimento è ciò che serve per guardare al futuro con meno ansie e patemi.

N come nave. Ormai da mesi, siamo abituati a vedere sostare la nave quarantena difronte la costa trapanese. Non sono però mancati i momenti di tensione che vi abbiamo prontamente raccontato, dalle lamette ingerite al tentativo di fuga gettandosi in acqua in occasione di una sosta al porto.

O come ospedale. I lavoratori del Sant'Antonio Abate nonché dei Covid Hospital della provincia hanno vissuto almeno 8 mesi di fuoco. Straordinario il loro impegno, spesso in condizioni difficili, per sopperire alle carenze di personale e mezzi. Sono loro i nostri eroi del 2020.

P come porto. Per il porto di Trapani sembra finalmente giunta l'ora della svolta: dopo i lavori per la nuova biglietteria e la stazione marittima, è il momento del dragaggio. Ben 67 milioni di euro porteranno i fondali ad una profondità di 11 metri per consentire l'ingresso alle navi più grandi.

Q come quarantena. Uno dei termini più utilizzati dell'anno è stato, purtroppo, proprio questo. Sinonimo di attesa, per qualcuno ha rappresentato la speranza di tornare al più presto ad una vita normale, per altri l'auspicio di non essere stati contagiati.

R come religione. La comunità trapanese ha pagato un prezzo altissimo con la cancellazione della "Processione dei Misteri". La speranza di rivederla nel 2021 c'è ma la strada appare decisamente in salita.

S come sicurezza stradale. Ancora una volta, siamo stati costretti a raccontarvi di numerosi incidenti tra auto, moto ed altro nel nostro territorio. Ad un'esigenza di maggiore sicurezza si contrappone, purtroppo, uno scarso rispetto dei segnali stradali.

T come Trapani Calcio. Il 2020, tra le svariate criticità, si è portato via anche la principale squadra di calcio della nostra città. La ricostruzione è già cominciata e le persone interessate alla ri-fondazione non mancano. È giunta l'ora della concretezza.

U come Università. Proprio qualche giorno fa, è stata resa nota la notizia dell'attivazione di nuovi corsi di laurea presso la sede distaccata di Trapani. Concretezza che lascia ben sperare per un futuro rilancio delle ambizioni del polo.

V come vaccino. La grande speranza per superare il Coronavirus è ormai interamente affidata alla sua capacità di fermare il dilagare della pandemia. I primi trapanesi ad essere vaccinati lo hanno detto in coro: "È l'unica speranza, fidatevi!"

Z come ZTL. Le feroci polemiche per la nuova zona a traffico limitato voluta dall'amministrazione comunale sembrano ormai un lontano ricordo, eppure appena pochi mesi fa la città si divideva in favorevoli e contrari. Se l'estate 2020 è stata il banco di prova, quella 2021 dirà certamente qualcosa in più verso una vera mobilità sostenibile.

A tutti i nostri lettori, giungano gli auguri di un 2021 sereno ed in salute.

E. B.

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