I marittimi della Caronte & Tourist in protesta di fronte alla sede legale della Compagnia di Navigazione
Domani alle 11 a Messina
I lavoratori marittimi della Caronte & Tourist Isole Minori hanno indetto, per domani, una manifestazione di protesta di fronte alla sede legale della Compagnia di Navigazione.
Dopo avere proclamato lo stato di agitazione il 18 novembre scorso e avere attivato la prima fase delle procedure di raffreddamento ai sensi della legge 146/90, i Sindacati hanno incontrato la Caronte ma senza ottenere nessun accordo. Nulla quindi di fatto è cambiato.
I marittimi lamentano modifiche significative delle condizioni di lavoro e degli stipendi che hanno ripercussioni sul benessere fisico dei lavoratori. E tante sono ancora le questioni non chiarite con la Compagnia tra le quali spiccano la turnazione, l’applicazione dei periodi di imbarco dei marittimi iscritti al turno particolare, il rapporto fra passeggeri e addetti nel periodo invernale e la redditività delle convenzioni pubbliche, il mancato pagamento delle ore extra e il pessimo stato di manutenzione dei traghetti. I marittimi che fanno le traversate notturne sono, ad esempio, costretti a dormire in cabine che si trovano sotto la linea di galleggiamento della nave, fattore non consentito dalla legge ormai da anni.
Il malcontento corre veloce su Facebook. Rifondazione Marittima scrive: “Ciò che sta avvenendo ha un impatto negativo sul benessere fisico e mentale di tutti i dipendenti, oltre a compromettere la qualità del nostro lavoro, si compromette la qualità della nostra vita portando dei disagi anche all'interno delle nostre famiglie. Inoltre, nonostante il costante aumento delle responsabilità, non abbiamo visto alcuna revisione piacevole che riguardi i nostri contratti e soprattutto non abbiamo avuto nessuna revisione sul discorso indennità di navigazione che ci è stata tolta ingiustamente anni fa grazie anche alla vecchia e discutibile gestione dei sindacati, tutto è rimasto invariato da anni.
Questo ci sembra ingiusto e demotivante. Ci sembra ingiusto e demotivante toglierci le licenze e farci vivere in navi che sembrano pescherecci (tanto di rispetto per i pescherecci).Crediamo di meritare di essere trattati con equità e rispetto, considerata l’importanza del lavoro che svolgiamo per l’azienda. La nostra dignità ancora una volta viene calpestata, veniamo derisi, umiliati e schiavizzati per tanto vi chiedo di unirvi tutti insieme in una lotta ai limiti della legge per il bene comune e per il bene di tutti i marittimi Italiani”.
Si invoca la partecipazione di più lavoratori possibili alla manifestazione di domani in modo da dare un segnale chiaro e forte alla Caronte & Tourist.
Giuliana Raffaelli