Nuova riunione a Palermo, ieri, per fare il punto sull’emergenza idrica e sugli interventi avviati per fronteggiarla.
A Palazzo d’Orléans, il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, ha incontrato nuovamente il presidente e il vicepresidente dell’Ati Trapani, Francesco Gruppuso e Carlo Ferreri, alla presenza dei rappresentanti della Protezione civile regionale.
L’esito della riunione è reso noto dallo stesso presidente Gruppuso. “Ati – scrive – auspica che il collegamento tra il lago Arancio e la diga Garcia sarà completato entro dieci giorni come affermato dal vicepresidente Sammartino come misura strategica per garantire maggiore disponibilità di acqua all’intero sistema idrico provinciale”.
“Ribadiamo – continua la nota dell’Ati – che l’attenzione rimane alta poiché i comuni trapanesi stanno vivendo un momento molto precario basato su equilibri instabili e minimi di efficacia del servizio idrico che mettono a dura prova i cittadini”.
“Abbiamo portato a conoscenza l’ufficio di Gabinetto del Presidente Schifani degli enormi sforzi dell’Ati Trapani fatti negli ultimi 2 anni e della necessità di avere finanziamenti certi per affrontare l’avvio della gestione unitaria – continua – dove l’ATI ha richiesto una risposta sia nella concertazione della Misura 2.5.1 con oltre 170 milioni di progettazione presentata, che sulla finanziaria in discussione all’ARS dove non si è avuto purtroppo riscontro”.
“È stata richiesta – infine – la modifica dell’art 16 della legge di stabilità che interessa i comuni ex Eas in quanto ritenuta illegittima”.