Diocesi Trapani, il vescovo Fragnelli celebra il decimo anniversario

La celebrazione si è svolta ieri pomeriggio nella Cattedrale "San Lorenzo".

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
04 Novembre 2023 12:15

Era il 3 novembre del 2013.Trapani, dopo anni di problemi giudiziari che avevano colpito la Diocesi, si preparava ad accogliere un nuovo Pastore.La comunità religiosa e laica trapanese conosceva così Pietro Maria Fragnelli, vescovo che ha ricostruito il territorio e la Diocesi grazie a due doti che lo hanno fatto apprezzare e amare: l'ascolto e il dialogo.Il vescovo di Trapani, ieri, ha celebrato il suo decimo anniversario in una cattedrale colma ed emozionata nel ricordare tutto il percorso che è stato fatto in questi dieci anni di servizio.Alla celebrazione - che ha avuto inizio con una processione partita dalla Chiesa del Collegio - hanno partecipato anche i sindaci di tutto il territorio diocesano, i rappresentanti delle varie forze armate e la deputata Cristina Ciminnisi.« Sono ben consapevole che i 10 anni a Trapani non sono qualificabili con l'avverbio "già", tanto meno con l'espressione "non ancora" - ha detto il vescovo -.

Avverto fortemente in quest’ora la stabilità della roccia della fede che mi ha portato qui e che qui ho trovato e da cui mi sono lasciato rinnovare. Posso dire che mi torna forte l’invito del Siracide: “Se ti è caro ascoltare, imparerai; se porgerai l’orecchio, sarai saggio” (Sir 6,33).Con l’apostolo Paolo, totalmente trasformato dall’incontro con Cristo, vorrei anch’io – dopo aver ascoltato la prima lettura della messa di oggi - mettere tutto me stesso a vantaggio dei miei fratelli.

Di Trapani, sì, ma anche di Castellaneta e di ogni altro paese del mondo. Con Paolo vorrei “essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli”. So bene che Cristo non mi porta alla separazione, ma alla conversione radicale, al dono totale. Vi chiedo di pregare perché la grazia di Dio, fedele sempre, mi dia di portare a pieno compimento il mio ministero di pastore in mezzo al popolo donatomi nella maturità dei miei anni. Con don Giuseppe Dossetti mi ripeto: “La Speranza non viene meno, la Speranza che attraverso vie nuove e imprevedibili si faccia apertura a un mondo diverso, un pochino più vivibile, certamente non di potere».

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