I modi di dire, si sa, hanno quasi sempre un’origine antica e, nel loro uso moderno, hanno spesso una caratteristica: quella di riportarci indietro nel tempo, soprattutto quando i nostri antenati non vivevano in una condizione agiata ma, al contrario delle generazioni odierne, erano felici del poco che avevano. Questa caratteristica è presente in vari detti, siciliani e non. Uno dei più famosi a Trapani è indubbiamente «Ogni figateddro di musca fa sustanza» che, con alcune varianti, è possibile trovare anche in altre zone della Sicilia.
Letteralmente vuol dire «Ogni fegatino di mosca è sostanza» e può essere considerato quasi un gemello del detto italiano, forse più famoso, «Tutto fa brodo». Entrambi i detti sono nati nell’ambito culinario ma, pian piano, si sono diffusi un po’ dappertutto – soprattutto nell’ambito economico e, in generale, in qualsiasi accadimento della vita –. «Ogni figateddro di musca fa sustanza» viene utilizzato per far capire che ogni sforzo e ogni contributo, seppur minimo è sempre utile.
Ed è proprio per rendere chiara quest’idea che si è scelto un animale piccolo e il suo minuscolo fegato che, ai nostri occhi, risulta ridotto. Per la mosca, invece, è importante. Perché anche la cosa più piccola è utile e bisogna valorizzarla. Proprio come facevano i nostri antenati che, seppur con poco, erano felici perché «Ogni ficateddro di musca fa sustanza» Chiara Conticello
