“Detti e stradetti”, modi di dire trapanesi: «Arrivao Spacase!»

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Gennaio 2021 22:43
“Detti e stradetti”, modi di dire trapanesi: «Arrivao Spacase!»

Tra i tanti simboli che rappresentano Trapani e la sua storia, uno dei più importanti è senza dubbio il corallo. Fu grazie a questo frutto del mare, infatti, che Trapani diventò famosa in tutta Europa. La lavorazione del corallo ebbe inizio nella prima metà del XV secolo e, all’inizio, comprendeva oggetti di culto – statuine di santi, crocifissi e rosari – ma, poco dopo, venne associata ai metalli come il rame e il bronzo. I corallari, in quel periodo, erano circa cinquanta e si organizzarono prima in consolato e dal 1555 in maestranza.

E proprio al corallo è legato uno dei modi di dire trapanesi che i cittadini usano e amano di più. Inizialmente, il corallo era molto abbondante nei nostri mari. Quando, però, iniziò a scarseggiare, i pescatori si spinsero fino in Tunisia dove incominciarono a raccogliere sia il corallo che le spugne – di cui la zona era ricca –. Tra il 1600 e il 1700 i pescatori trapanesi andavano a raccogliere il corallo soprattutto a Sfax, la seconda città e centro economico della Tunisia e, soprattutto, una delle città portuali più importanti.

La presenza dei pescatori trapanesi a Sfax fu anche attestata nel 1869 nell’Annuario Scientifico ed Industriale in cui si descriveva la pesca del corallo come una pesca italiana che impiegava, nella stagione estiva, circa 7000 marinari. Le acque che circondavano Sfax, però, erano molto spesso tempestose e questo poteva causare gravi danni ai pescatori. Era difficile, infatti, riuscire a raccogliere corallo. E chi vi riusciva diventava quasi un eroe che, quando tornava in città, si vantava delle sue imprese.

Da questi episodi nacque il termine Spacase con cui venivano definiti, appunto, i pescatori tornati da Sfax. La parola, indubbiamente tutta trapanese, rappresenta infatti una distorsione del nome della città tunisina. Ma successivamente, questo termine riuscì ad entrare in tutte le case trapanesi, assumendo un significato simile. Si iniziò a usarlo, infatti, per descrivere il tipico trapanese che si vanta di qualcosa diventando, agli occhi degli altri, un vero esibizionista. E per descrivere questo tipo di personaggi, a Trapani non esisterà altra esclamazione se non: «Arrivao Spacase!».

Arrivao Spacase è un modo di dire quasi strano, ma che riesce a descrivere al meglio i trapanesi, Trapani ma soprattutto la storia di questa città. Una cosa che accade poche volte e, quindi, di una rarità preziosa. Proprio come il corallo che diede inizio a tutto questo. Chiara Conticello  

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