Da luglio parte l'assegno unico familiare, come funziona e a chi spetta

Il nuovo contributo è onnicomprensivo dei precedenti ora cancellati e confluiti nel presente bonus

Claudia
Claudia Parrinello
03 Aprile 2021 13:12
Da luglio parte l'assegno unico familiare, come funziona e a chi spetta

Già approvato alla Camera, arriva l’ok anche dal Senato. L’assegno unico familiare diventa legge e sarà operativo dal primo luglio 2021. Verrà concesso per i figli, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del ventunesimo anno di età. Si definisce assegno “Unico” perché onnicomprensivo dei precedenti contributi ora cancellati e confluiti nel presente bonus (premio natalità, bonus bebè, assegni familiari, ecc.). L'assegno spetta a tutte le famiglie, sia a dipendenti pubblici che a quelli privati, nonché ad autonomi e incapienti, che hanno un figlio fino a 21 anni a carico, Avrà un valore massimo di 250 euro: in questa cifra globale confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. Per cui, chi ha di più avrà un assegno di importo meno cospicuo, mentre chi è in difficoltà godrà del contributo massimo. 

Gli importi dell’assegno unico per i figli sono ancora tutti da definire, ma il premier Draghi ha assicurato che il sostegno non andrà al di sotto dei 250 euro. L’importo dell’assegno prevederebbe: una quota fissa dai 50 ai 100 euro; uno quota variabile che tiene conto dell’ISEE e che si annulla con cifre che superano i 50mila o 60mila euro.

Dai 18 anni di età si potrebbe avere diritto a una somma ridotta rispetto all'assegno ed essere accreditata direttamente al figlio qualora questo: - sia iscritto all’università; 

-sia un tirocinante; 

- sia iscritto a un corso professionale; 

- svolga il servizio civile; 

- svolga un lavoro a basso reddito.

Il contributo di base può prevedere una serie di aumenti e maggiorazioni nei seguenti casi

- per i figli successivi al secondo (o al terzo); 

- per le madri con meno di 21 anni; 

- per i figli disabili (con un aumento che starà tra il 30% e il 50%).

I fondi a disposizione sono 20 miliardi tra fondi degli aiuti pre-esistenti e nuovi stanziamenti, ma potrebbero aumentare, ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (Italia Viva). «Le famiglie italiane devono stare tranquille, non ci perderanno».

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