Consiglio regionale della Pesca, no al parco eolico off-shore. Unanime si alla vigilanza pesca nelle acque internazionali davanti la Libia.

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
07 Marzo 2021 09:57
Consiglio regionale della Pesca, no al parco eolico off-shore. Unanime si alla vigilanza pesca nelle acque internazionali davanti la Libia.

La prima riunione della Commissione regionale Consultiva della pesca, il cosiddetto “Consiglio regionale della pesca”, convocata dal neo assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca, Toni Scilla, ha visto l’unanime consenso dei partecipanti nell’affrontare le diverse tematiche all’ordine dell’ordine del giorno della seduta svoltasi nella serata del 4 marzo in videoconferenza Il primo punto ha riguardato il recente Decreto n.8941 del Dipartimento Pesca del MIPAAF firmato lo scorso 11 gennaio dal direttore generale Riccardo Rigillo.

Il Decreto raddoppia, fino a 60 giorni, per il 2021 le giornate di fermo per la pesca a strascico ed obbliga le imprese di pesca a dichiarare preventivamente le tipologie di pesca. Scilla ha condiviso pertanto l’allarme già lanciato qualche giorno fa dalle parti sociali e armatoriali. “Ho già ribadito la posizione del Governo regionale –aveva sottolineato l’assessore nei giorni scorsi- nell’incontro avuto a Roma  proprio con il direttore generale del Dipartimento Pesca, dott. Riccardo Rigillo.

Questo decreto va modificato. Aspettiamo pertanto l’insediamento del nuovo Ministro, Stefano Patuanelli, per concertare una linea comune Stato-Regione in modo da far comprendere a Bruxelles che queste normative sono completamente inadeguate per la pesca siciliana”. L’Assessore regionale aveva aggiunto: “serve anche una circolare esplicativa che evidenzi la prevalenza del prodotto pescato e che la dichiarazione sulle tipologie va fatta a fine campagna di pesca”. Il Consiglio successivamente ha espresso la propria contrarietà al progetto di parco eolico off-shore al largo dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, nello specchio acqueo compreso fra le isole di Favignana, Marettimo e Levanzo e la Tunisia e per il quale la società Renexia ha richiesto una concessione demaniale marittima, di durata trentennale, per un’areale di 18.505.195 mq per la realizzazione di un parco eolico off-shore composto da 190 turbine e dalle relative opere elettriche al largo dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi; dall’area in concessione partirebbe un cavidotto che arriverebbe fuori Termini Imerese.

“Condivido –ha sottolineato l’assessore Scilla- la contrarietà unanime manifestata dai rappresentanti delle marinerie e delle organizzazioni sindacali rispetto al progetto di realizzazione del parco eolico off-shore. Il rischio per i nostri pescatori è quello di ritrovarsi con sempre meno mare in cui pescare”. Altra problematica affrontata quella relativa alla sorveglianza della pesca nel canale di Sicilia. Sono in molti gli armatori ed i pescatori, e non solo di Mazara del Vallo, che, a seguito degli ultimi sequestri di pescherecci in Libia, richiedono il ripristino del servizio di vigilanza pesca, la cosiddetta “Vi.Pe”.

L’appello, rilanciato nei giorni scorsi dai sindacati Flai-Cgil, Fai_Cisl e Uila Pesca, è stato raccolto dall’assessore regionale alla Pesca, Toni Scilla. Nel corso della riunione è stato affrontato nello specifico il problema della sicurezza in quell’areale compreso all’interno della cosiddetta “zona economica esclusiva” che la Libia ha istituito unilateralmente nel 2005 e che si estende per 62 miglia in acque internazionali; la ZEE libica non è mai stata riconosciuta a livello internazionale e pertanto i pescatori siciliani si chiedono il perché l’areale internazionale è interdetto quando invece dovrebbe essere vigilato dalle unità militari italiane per consentire in sicurezza la pesca del gambero rosso in quei fondali sabbiosi.

L’assessore Scilla ha assicurato un intervento presso il Ministero della Difesa. “Lavoreremo –ha detto- per assicurare la sorveglianza pesca e proseguiremo nell’impegno volto alla risoluzione definitiva della questione libica”. Nel corso della stessa seduta, la Commissione consultiva regionale della Pesca ha accolto con favore i decreti ministeriali che autorizzano la pesca sperimentale del rossetto e del cicerello. “Provvederò a breve a emanare la relativa circolare che consentirà l’avvio del piano sperimentale.

Tra gli impegni imminenti – ha spiegato Scilla – anche quello di proporre al Ministero un piano sperimentale per la pesca della sardina”. Nel commentare l’esito della seduta, l’assessore regionale, soddisfatto, ha dichiarato: “il mondo della pesca ha dimostrato coesione e comunità d’intenti nella risoluzione dei problemi che interessano il settore. La pesca regionale esce potenziata da un confronto positivo. Il governo Musumeci –ha concluso Scilla - affianca le marinerie siciliane nel percorso di snellimento di quella burocrazia che spesso risulta essere fortemente penalizzante”.

Francesco Mezzapelle  

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