Adesso, per le politiche sulla parità, la Cgil Trapani potrà contare sul Coordinamento donne, organo di confronto per ridurre le disparità nel mondo del lavoro. Per saperne di più abbiamo contattato la neo coordinatrice Daniela Milana: “Con la pandemia è aumentata la crisi occupazionale femminile, le donne sono spesso precarie, sottopagate e costrette alle dimissioni volontarie, non avendo nemmeno la possibilità di attingere agli ammortizzatori sociali previsti in caso di perdita del lavoro.
Vogliamo dare un segno tangibile e, per fare questo, abbiamo creato lo sportello ‘donna lavoro e diritti’, proprio per dare informazioni esatte, consulenza specializzata ed anche assistenza a donne vittime di violenza”. Quali sono gli stereotipi ed i limiti che insistono ancora sul mondo del lavoro femminile? “Gestire lavoro e famiglia rappresenta un ostacolo per i datori di lavoro che hanno dei limiti culturali nei confronti di una donna madre, ma fortunatamente ce ne sono tanti altri sensibili”.
Qual è l’organizzazione pratica dello Sportello? Chi se ne occupa? “Gli Operatori della Cgil per avviare e portare avanti le pratiche, un assistente sociale, una psicologa ed una squadra di avvocati per dare assistenza immediata alle donne vittime di violenza ed, in questo ambito, vorremmo dare notizia del reddito di libertà: un assegno mensile di 400 euro per tutto l’anno rivolto alle donne che hanno subito violenza in condizione di povertà, proprio per favorire dei percorsi di indipendenza, autonomia ed emancipazione.
Ci sarà la possibilità di presentare domanda per il 2022, si aspetta il rifinanziamento”.
