È scoppiato ieri pomeriggio l'incendio che ha messo in pericolo i cittadini di Calatafimi e delle contrade limitrofe, dove sono state evacuate strutture turistiche ed abitazioni. Gravi sono i danni che le fiamme hanno procurato al parco archeologico, dove il punto di ristoro è completamente andato perduto. Uno dei monumenti più iconici del parco, il tempio dorico stanotte è stato completamente avvolto dalle fiamme. Diversi gli interventi dei vigili del fuoco che però a causa del forte vento di scirocco hanno trovato grandi difficoltà a domare l'incendio. «Due i punti di accensione dei devastanti incendi che da ieri stanno distruggendo oltre 600 ettari, da una prima stima, di superficie boscata, agricola e aree a ridosso del tessuto urbano. Un fuoco indomabile per le alte temperature, per il vento e per le aree impervie.» queste le parole del Sindaco di Calatafimi Francesco Gruppuso che continua:
«È stata messa a rischio l'intera città di Calatafimi Segesta e distrutto l'intero Parco Archeologico di Segesta.
Danni inestimabili.
La prima mano sotto il castello Eufemio e la seconda mano nella contrada Scorciagatto. Quest'ultima ancora più vigliacca perché data subito dopo aver domato il primo incendio dopo diverse e faticosissime ore, e a mezz'ora dall'imbrunire (senza quindi poter ricorrere ai mezzi aerei).
Prego ed invito chiunque sappia qualcosa su questa mano criminale di recarsi presso le sedi opportune per una denuncia circostanziata.»
Foto di copertina presa dalla pagina facebook del comune di Calatafimi.
