​Appiccò un incendio all'abitazione di una sua cugina, denunciato un marsalese

La Polizia ricostruisce l’episodio avvenuto lo scorso 16 luglio in una contrada di Marsala

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
28 Agosto 2025 12:19
​Appiccò un incendio all'abitazione di una sua cugina, denunciato un marsalese

Un marsalese di 53 anni è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Marsala con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio, in danno della dimora di una cugina, ritenuta dall'uomo la causa dei propri fallimenti finanziari.

Lo comunica la Questura di Trapani, spiegando che le indagini “scaturiscono dall’episodio criminoso che si è verificato nel pomeriggio del 16 luglio scorso, in una abitazione privata ubicata in una rinomata Contrada della Città di Marsala, zona nord”.

“Nonostante l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco che avevano provveduto a domare le fiamme, l’abitazione risultava gravemente danneggiata dal fuoco divampato. Gli operatori del locale Commissariato di Polizia, prontamente intervenuti sul posto constatavano che all’interno del vano soggiorno, erano presenti due bottiglie di vetro da cui promanava un forte odore di benzina, che presentavano al loro interno degli stracci impregnati di comburente (alla stregua di due bombe “molotov” artigianali)”.

“Dalla visione dei filmati delle telecamere di pubblica videosorveglianza, poste nelle vicinanze dell’abitazione coinvolta, si denotava un soggetto, dapprima, armeggiare con fare sospetto con materiali riconducibili ad elementi di innesco e combustione, e successivamente dirigersi in maniera risoluta verso l’immobile di proprietà della persona offesa, luogo dal quale, tutto d’un tratto, sprigionavano le fiamme e si elevava una corposa nube di fumo di nero”.

“Dalla ulteriore visione dei filmati, gli investigatori del locale Commissariato hanno potuto rilevare, inoltre, l’attimo in cui il presunto criminale si liberava dei mezzi utili al compimento del delitto incendiario – in particolare, abbandonando in loco una fustino contenente presumibile carburante – ed allontanarsi a bordo di un’autovettura”.

“Dalle dichiarazioni della vittima emergevano considerevoli sospetti nei confronti di un suo cugino, con il quale i rapporti si erano deteriorati, a seguito di un infruttuoso accordo di collaborazione commerciale/imprenditoriale, tanto che lo stesso aveva accusato la vittima di aver cagionato il fallimentare progetto societario. Inoltre, la donna riferiva che il cugino era solito condurre un veicolo avente le medesime caratteristiche di quello catturato dalle telecamere comunali che avevano immortalato i fatti”.

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