E’ stato assolto per violenza sessuale e lesioni gravi, per un vizio di forma, il 37enne trapanese Francesco Paolo Anguzza coinvolto nella vicenda avvenuta lo scorso novembre presso le Mura di Tramontana di Trapani ove, secondo l’accusa lo stesso Anguzza avrebbe violentato la 44enne Natalya che era fuggita dal suo Paese, l’Ucraina, all’indomani della aggressione russa. La sentenza è stata emessa nel tardo pomeriggio di ieri dal Tribunale di Trapani. Anguzza, a seguito delle indagini scattate a seguito della denuncia della vittima, fu arrestato perché sorpreso nella zona ove accaduti i fatti (vedi foto di copertina) da alcune telecamere ambientali.
Il 37enne trapanese tramite il suo legale, l’avv. Salvatore Galluffo, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti che gli venivano contestati pur ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale con Natalya, sostenendo che lei era consenziente; fu la stessa vittima a confermare il rapporto sessuale fra i due. Il Pm aveva chiesto 6 anni e 6 mesi per l’imputato ma il Tribunale ha ritenuto processualmente insufficiente la querela della vittima raccolta dalla polizia. Anguzza è stato invece condannato a sei mesi di reclusione per un solo capo di imputazione, cioè il porto abusivo di un coltello.
Dopo la lettura della sentenza, Francesco Paolo Anguzza è stato rimesso in libertà in quanto dichiarata anche l'inefficacia della misura cautelare.