Aeroporto di Birgi, dichiarato nullo il decreto del Ministro dei trasporti

Il Tar ha accolto un ricorso proposto da Ryanair Dac

Simone
Simone Crapanzano
24 Novembre 2021 12:00
Aeroporto di Birgi, dichiarato nullo il decreto del Ministro dei trasporti

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) della regione Lazio ha dichiarato nullo - attraverso una sentenza con la quale ha accolto un ricorso proposto da Ryanair Dac - il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, dell’8 gennaio 2020.

Il decreto ministeriale in questione aveva ad oggetto l'imposizione «di oneri di servizio pubblico per i servizi aerei di linea relativi alle rotte Trieste-Trapani e viceversa, Brindisi-Trapani e viceversa, Parma-Trapani e viceversa, Ancona-Trapani e viceversa, Perugia-Trapani e viceversa, Napoli-Trapani e viceversa».

La motivazione espressa dal Tar, in merito alla sentenza e alla fondatezza del ricorso, è stata che esiste già una giurisprudenza sulla regolamentazione degli OSP secondo la quale «Lo Stato che intenda assoggettare una linea aerea agli oneri in argomento è chiamato ad una duplice valutazione: il carattere essenziale di questa per lo sviluppo economico e sociale del territorio di riferimento; il fallimento del mercato concorrenziale sulla stessa».

Secondo il Tar emerge «come l’obiettivo di incrementare il traffico aereo dell’aeroporto di Trapani sia stato di mera natura commerciale» e «non risultano approfondite in adeguata istruttoria le ragioni di una ritenuta situazione di fallimento del mercato e di condizioni di isolamento dell’area di riferimento trapanese e appare fondata l’osservazione per la quale, in realtà, con l’introduzione degli OSP in questione, si sia promosso l’intento di promuovere e rilanciare in sé l’attività commerciale dell’aeroporto di Trapani».

Da ciò parte, anche, l’annullamento degli atti contestati, in conseguenza del quale «sarà l’Amministrazione a regolarsi di conseguenza».

Dal canto suo il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ha così commentato: «Abbiamo avviato interlocuzioni in merito. Spero che la Regione siciliana e l'Enac presentino un'opposizione alla decisione del Tar Lazio».

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