A Marausa giacimento di reperti dell'epoca romana

Lo Curto (UDC): ''Pensare a grande polo museale dell'archeologia marina''

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Aprile 2021 11:03
A Marausa giacimento di reperti dell'epoca romana

''Ho richiesto un sopralluogo da parte della sovrintendenza del Mare della Regione Siciliana nella spiaggia di Marausa, ora comune di Misiliscemi, nella quale mi è stata segnalata dalla consigliera comunale di Trapani Anna Garuccio la presenza di reperti archeologici che si temeva potessero appartenere alla nave romana che giace a 2,5 metri di profondità ed a 5 metri dalla battigia. Ringrazio per la tempestività la sovrintendente Valeria Li Vigni che ha inviato due archeologi subacquei che hanno immediatamente verificato se fossero venute meno le condizioni di messa in sicurezza del prezioso relitto.

Quel tratto di mare merita comunque una costante videosorveglianza perché attraversato da natanti e pescatori che possono danneggiare la copertura della nave. Cosa che chiederò al commissario di Misiliscemi Carmelo Burgio. Com’è noto Marausa rappresenta un vero giacimento di beni culturali e di reperti archeologici. Questa nave è la seconda rinvenuta dopo quella che oggi si trova esposta presso il Baglio Anselmi, sede del museo archeologico di Marsala, grazie all’opera meritoria del grande e compianto archeologo ed assessore regionale Sebastiano Tusa.

L’occasione odierna, per la quale ringrazio la consigliera Garuccio, è stata anche motivo per fare il punto con la stessa sovrintendente del Mare Li Vigni sulla necessità di una campagna di scavi che riguardi proprio i fondali di Marausa che continuano a regalarci le tracce di una storia gloriosa dal punto di vista dell’economia, del commercio e delle battaglie di cui si legge nei libri di storia. Con la dottoressa Li Vigni, l’archeologo Nicola Bruno e la consigliera Garuccio abbiamo concordato di lanciare l’idea di un grande convegno su Marausa per coinvolgere imprenditori locali, banche e confindustria Trapani perché attraverso lo strumento dell’Art Bonus, si possa presto far riemergere la nave romana attualmente incagliata.

L’obiettivo è quello di realizzare un grande polo museale dell’archeologia marina. Sono certa che l’imprenditoria locale sarà sensibile perché da un lato investire in cultura produce anche dei vantaggi fiscali, e dall’altro un sicuro ritorno di immagine importante per le aziende. Ciò che più conta è che a trarne beneficio sarà l’intero territorio sotto il profilo economico e turistico. Nel merito chiederò agli operatori turistici ed ai proprietari delle case vacanze la loro disponibilità ad alloggiare gratuitamente una squadra di archeologi subacquei per fare riaffiorare il relitto, così come mi dice l’archeologo Bruno pronto a mettere su una squadra di volontari”.  Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

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