Ormai a Trapani non si attende altro che la fine dei lavori di rifacimento degli attraversamenti pedonali con i nuovi percorsi tattili per ipovedenti di via Fardella. Oggettivamente, pur essendo nobilissima la finalità, è stato davvero troppo il caos creato. Parcheggi creativi per automobilisti disperati, interi isolati con la carreggiata ad unica corsia per dieci giorni consecutivi, loges (le famose piastrelle gialle) che terminano sul marmo e non al centro dello scivolo del marciapiede e tanto altro ancora.
Cosa dire dei dossi? Dopo il passo indietro giunto con gravissimo ritardo in merito a quello delle scuole Umberto, poi rifatto, ci si interroga sugli altri: erano davvero così necessari? E soprattutto, non era forse più logico saltare qualche attraversamento per giungere fino a Piazza Martiri d'Ungheria e dare un senso a questo cantiere? Tante domande cui sono state date risposte vaghe. Ed ancora, la sicurezza notturna messa a dura prova da vento, cartelli divelti, nastri volanti, segnali luminosi spesso assenti o spenti o barre di ferro in mezzo alla strada.
Nel frattempo, i lavori sono finalmente giunti all'incrocio con la via Marsala. La fine dell'incubo traffico in tilt è vicina. Forse. Già, perché non sarà sfuggito come su alcune traverse i lavori siano ancora da completare. Ad esempio, nelle vie Roasi, Volturno, Messina, Fabrizi, Ferro non c'è ancora traccia delle loges. Questo vuol dire che bisognerà nuovamente spaccare la strada e poi attendere i tempi tecnici per evitare che queste, una volta posizionate, vadano a farsi benedire.
Eppure, i commercianti della strada non chiedevano tanto se non di vedere sul campo l'amministrazione. Il sindaco ha gravemente sottovalutato le "pericolosità" di questo cantiere e avrebbe potuto fare qualche sopralluogo in più? Tanti i punti di domanda, poche le risposte. L'auspicio è che dopo gli attraversamenti si metta mano all'illuminazione poiché, nonostante questi lavori, via Fardella rimane troppo buia e pericolosa.
