Il divieto di dimora in provincia di Trapani è stato disposto nei confronti di due campani, di 22 e 57 anni, ritenuti responsabili di una truffa col sistema del “finto avvocato” ai danni di un’anziana trapanese. Il ventiduenne si sarebbe finto un legale, per truffare la donna con la presunta complicità dell’altro indagato.
Il provvedimento è stato emesso dal Gip Di Trapani, sulla base dei risultati investigativi della locale Squadra Mobile, per fatti risalenti allo scorso marzo riepilogati in una nota diffusa stamattina dalla Questura trapanese.
“Un’anziana donna veniva raggiunta telefonicamente da un uomo che l’avvertiva dell’arrivo di tale Avv. Badalucco, che l’avrebbe raggiunta a casa per ricevere la somma di denaro necessaria a garantire urgenti cure mediche alla figlia della donna, poco prima rimasta coinvolta in un grave sinistro stradale. – raccontano gli investigatori – La vittima, fortemente preoccupata per le sorti della figlia, consegnava al giovane avvocato presentatosi alla sua porta tutti gli oggetti in oro nella sua disponibilità, e in seguito avvertiva il genero, che giungeva rapidamente, imbattendosi nel sedicente avvocato. Questi tentava la fuga ma veniva braccato e cadeva a terra, tuttavia riprendeva la fuga disperdendo sulla strada alcuni dei monili sottratti con il raggiro alla vittima. In quel contesto, il finto avvocato perdeva anche il cellulare che aveva con sé”.
“In seguito a quella vicenda i poliziotti della Squadra Mobile di Trapani hanno avviato un’attività investigativa, coordinata dalla procura della Repubblica di questo capoluogo, che ha permesso l’identificazione, oltre che del finto avvocato, di un complice che, durante i momenti salienti della truffa, ha intrattenuto la donna al telefono, persuadendola a predisporre l’oro da consegnare al complice che si sarebbe presentato al cospetto della donna da lì a breve. I due si erano imbarcati a Napoli due giorni prima, alla volta di Palermo, e in seguito avevano raggiunto Trapani”.