Un appuntamento settimanale. Ed è quello che si percepisce dalle parole degli esponenti dell’amministrazione comunale: «Ci sono la Casina delle Palme – afferma l’assessora alla Cultura Rosalia D’Alì ai nostri microfoni – e la Torre Campanaria di San Domenico. A breve un’altra chicca». Con lei, a tagliare il nastro alla ritrovata Fontana del Tritone ieri sera c’erano i colleghi Giuseppe La Porta e Dario Safina. «Luce, acqua, cultura, bellezza. Riprendiamo in mano le cose essenziali, sia dal punto di vista metaforico che estetico della vita».
A fare gli onori di casa, il sindaco Giacomo Tranchida: «Tra qualche settimana ci rivedremo perché accenderemo delle luci, come omaggio alla bellezza, sulla cupola di San Pietro. E’ un messaggio di luce per scoprire la bellezza di questa città, di speranza visto che siamo nella fase di ripresa della pandemia per una Trapani che si rimette in cammino». La prefazione storica del Dott. Luigi Biondo, il momento solenne di preghiera del vescovo Pietro Maria Fragnelli seguito al saluto commosso di Tommaso Ricciardi, prossimo al passaggio alla prefettura di Pesaro-Urbino: «Senza essere ipocrita e senza retorica, due anni trascorsi in questo meraviglioso territorio in questa bella città.
Il Covid ci ha paralizzati un po’ tutti ma questo però non mi fa arrendere perché sono 30 anni che frequento la Sicilia e posso dire che ho amici da entrambi i versanti. Da parte mia ho trovato l’ambiente ideale, trovando il giusto feeling con tutti».La riqualificazione del Tritone è stata affidata alla A&P Costruzioni: dalla City Green Light la donazione del sistema di video sorveglianza. Torna dunque a risplendere una piazza a cui tutti i trapanesi sono da sempre affezionati: l’impianto idrico e luce tornano a donare il giusto trait d’union tra la parte vecchia e nuova della città e che si affaccia sulla piazza Vittorio Emanuele, ancora chiusa al traffico: «Abbiamo sperimentato un problema di viabilità – afferma Tranchida – Prima che scoppiasse la pandemia, avevamo convenuto con l’ordine degli architetti di lanciare un bando e che speriamo di riprendere il prossimo autunno».
«Vogliamo raccogliere delle idee perché vogliamo che questa diventi la piazza della città», ha aggiunto la D’Alì.
