In occasione dell’anniversario dell’uccisione di Mauro Rostagno, ieri pomeriggio la Biblioteca Fardelliana ha ospitato la presentazione della nuova edizione riveduta e aggiornata della graphic novel “Mauro Rostagno. Prove tecniche per un mondo migliore”, edito da BeccoGiallo nella collana Misteri d’Italia a fumetti, sceneggiato da Marco Rizzo e Nico Blunda e illustrato da Giuseppe Lo Bocchiaro.
L’incontro, moderato da Gilda Terranova, insegnante palermitana che ha conosciuto da piccola Mauro e la sua famiglia, ha riscosso una grande partecipazione di pubblico.
Il libro, ripubblicato a distanza di 15 anni dalla prima uscita, rappresenta il frutto di un lavoro di inchiesta minuzioso, basato sullo studio approfondito di fonti documentali, videocassette e testimonianze dirette.
Nico Blunda ha spiegato quanto fosse impossibile catturare Mauro in poche pagine, data la complessità della sua vita, le passioni e le battaglie che spaziavano dal giornalismo all’attivismo sociale. «Mauro non è mai stato una sola persona: la sua vita è stata molte vite in una, rimanendo sempre se stesso» ha raccontato Blunda durante la presentazione, ricordando come il progetto iniziale di 60 pagine si sia trasformato in un’opera di 120 pagine, più ricca e completa di quanto immaginato. E la nuova copertina del libro rappresenta un richiamo simbolico alle molteplici sfaccettature di una figura così complessa, poliedrica e innovativa, che fanno di Rostagno, ancora oggi, un personaggio di grande attualità.
La graphic novel accompagna il lettore attraverso le diverse fasi della vita di Rostagno, con una suddivisione cromatica simbolica: il periodo rosso a Trento, quello arancione a Poona (India) e il bianco di Saman, primo centro di recupero laico per tossicodipendenti. La narrazione mette in luce la capacità di Rostagno di anticipare i tempi, di creare progetti rivoluzionari e di offrire nuove possibilità agli emarginati.
Rostagno è stato anche un giornalista di grande impegno per l’emittente locale RTC, dove curava il notiziario e affrontava temi scomodi, tra cui la criminalità organizzata. La sua attività in questo campo ha rappresentato una parte centrale del suo impegno civile e della sua lotta contro le mafie, cosa che lo ha reso fin da subito una figura scomoda per molti.
Marco Rizzo ha sottolineato la cura con cui sono stati ricostruiti luoghi e volti: Giuseppe Lo Bocchiaro, illustratore del libro, ha realizzato uno studio minuzioso per dare vita ai volti dei personaggi incontrati da Rostagno; partendo dalle foto è andato a ritroso negli anni, ha studiato location e ambientazioni, permettendo a città in cui non era mai stato di diventare narrazione stessa all’interno della storia.
Durante l’incontro, Marco Rizzo ha affrontato il lato più drammatico della vicenda di Rostagno, condividendo le sue riflessioni sui depistaggi e sugli ostacoli istituzionali che hanno cercato di scalfire la sua immagine. «Nonostante questi tentativi di oscurare la figura del giornalista e attivista fin da subito dopo la morte – ha sottolineato – familiari, amici e colleghi hanno continuato a difenderne la memoria e a valorizzare la sua eredità». Questo, per ricordare quanto fosse scomoda e potente la sua figura, ma anche quanto il suo esempio resti ancora oggi un punto di riferimento.
Molti si chiedono ancora oggi: cosa direbbe Mauro Rostagno se fosse vivo? È una domanda senza risposta. Rostagno era un uomo complesso, capace di cambiare idea e rimettersi in discussione.
«L’auspicio, con questa riedizione aggiornata – conclude Marco Rizzo – è quello di riportare nelle scuole, tra i giovani, attraverso il linguaggio trasversale, contemporaneo e immediato del fumetto, la storia di Mauro e il suo impegno, affinché il suo operato non sia relegato solo alla memoria, ma viva nell’impegno presente delle nuove generazioni, come solo la magia del fumetto sa fare».