Non luogo a procedere. Si è concluso così, per i 10 imputati accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il procedimento penale avviato 7 anni fa nei confronti dei componenti dell'equipaggio delle Ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere.
Le organizzazioni umanitarie erano accusate dai pm di Trapani di aver stretto accordi con i trafficanti di uomini e di non aver prestato soccorso ai profughi, ma di aver fatto loro da "taxi", trasbordandoli dalle navi libiche alle quali avrebbero permesso di tornare indietro indisturbate.
I pm avevano anche disposto il sequestro della nave Iuventa della Ong Jugend Rettet, una delle tre organizzazioni umanitarie coinvolte e la nave, nel frattempo, ha subito danni enormi risultando, ad oggi, inutilizzabile.
"Abbiamo continuato a fare il nostro lavoro in questi sette anni - sono state le parole di Marco Bertotto, direttore dei programmi di Medici senza Frontiere -. Questa sentenza è una speranza per il futuro perché si lasci da parte l'accusa infamante alle Ong di complicità con i trafficanti. Un giudice oggi ha detto che erano accuse fondate sul nulla".