Nel pomeriggio di ieri, presso il Palazzo della Prefettura, i sindaci della provincia di Trapani sono stati ricevuti dal Prefetto di Trapani Filippina Cocuzza per fare presente, ancora una volta, le gravi criticità con le quali sono costretti a fare i conti ogni giorno, sollecitando l'emanazione di norme che consentano di superare i vincoli strutturali che al giorno d'oggi rallentano in maniera rilevante l'azione amministrativa. All'incontro, hanno preso parte i rappresentanti dei comuni di Trapani, Erice, Alcamo, Castellammare del Golfo, Partanna, Salemi, Paceco, Gibellina, Campobello di Mazara, Valderice, San Vito Lo Capo, Buseto Palizzolo, Petrosino, Pantelleria, Calatafimi-Segesta, Poggioreale e Salaparuta che, al termine di una proficua interlocuzione con il Prefetto di Trapani, hanno sottoscritto e consegnato un documento chiedendo di affrontare le problematiche legate alla cronica assenza di personale, di abbattere del 50% nel prossimo triennio il fondo crediti di dubbia esigibilità, di rendere più incisive le procedure di riscossione coatta al fine di recuperare le somme dovute, di approvare la norma che preveda l'approvazione dei bilanci al 30 novembre.
“Auspichiamo che il Governo ed il Parlamento accolgano tempestivamente l'allarme lanciato all'unisono da tutti i sindaci siciliani - dichiara il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida - poiché, ad esempio, se ciò avvenisse il Comune di Trapani chiuderebbe in breve tempo gli strumenti finanziari e beneficerebbe immediatamente di una riduzione degli accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità - per l'anno in corso - di circa 12 milioni di sul totale che ammonta a circa 80 milioni di Euro.
Inoltre, per quanto riguarda le capacità assunzionali, ciò determinerebbe lo sblocco dei vincoli normativi che comprimono la possibilità dei Comuni di assumere nuovo personale di cui, come tutti sanno, vi è grande carenza ed immediato bisogno”.Nota stampa