Trapani ha il Bilancio, ma la Regione commissaria lo stesso il Comune

L'assessorato regionale inserisce l'Ente tra quelli che non hanno provveduto entro i termini e invia il commissario

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
15 Giugno 2024 18:00
Trapani ha il Bilancio, ma la Regione commissaria lo stesso il Comune

Il Comune di Trapani ha il Bilancio, dopo il voto favorevole del Consiglio con 14 si e 3 no, ma la Regione commissaria lo stesso il Comune.

Trapani, infatti, è nell'elenco dei Comuni della provincia che non hanno provveduto ancora ad approvare lo strumento finanziario e che, pertanto, sono stati commissariati. Nell'elenco, oltre a Trapani, figurano Campobello, Castelvetrano, Marsala, Mazara, Paceco e San Vito lo Capo.

Il decreto della Regione è del 14 giugno, ma il Comune di Trapani ha il Bilancio, immediatamente esecutivo, dal 12 giugno, 48 ore prima della pubblicazione del decreto stesso. E, così, il sindaco Giacomo Tranchida e Alberto Mazzeo, assessore comunale al Bilancio, si scagliano contro la Regione per un provvedimento che definiscono "farneticante".

"Ancora più scellerata appare tale distrazione in quanto al Commissario è dovuta una indennità di carica, nonché il rimborso delle spese di trasferta, che dovrebbero gravare illegittimamente sulle tasche dei cittadini Trapanesi - affermano Tranchida e Mazzeo -. Ci auguriamo che l’assessorato rendendosi conto della svista, totalmente errata, revochi in autotutela tempestivamente la nomina commissariale".

Quindi, i due amministratori ritornano sulla seduta del Consiglio nel corso della quale è stato approvato lo strumento finanziario e criticano apertamente l'opposizione, considerato che i 3 consiglieri presenti al momento del voto (Fileccia, Lamia e Gianformaggio) hanno dato parere negativo, mentre gli altri 4 presenti alla seduta (Guaiana, Vassallo, Mangano e Spada, mentre Miceli non ha partecipato ai lavori perché impegnato fuori sede) hanno lasciato l'aula prima del voto

"Sotto altro profilo risultano privi di pregio le esternazioni dei consiglieri di opposizione durante l’approvazione dell’atto in alula consiliare, che da un lato chiedono a gran voce l’approvazione degli strumenti finanziari al fine di assicurare i servizi essenziali ai cittadini e dall’altro votano contro al bilancio pluriennale corrente o viceversa abbandonano l’aula fuggendo da qualsivoglia confronto politico. L’unica attività che costoro hanno posto in essere è la presentazione di alcuni emendamenti al documento unico di programmazione, togliendo risorse finanziare alla processione dei Misteri di Trapani per rimpinguare stanziamenti che già erano provvisti di somme adeguate e sufficienti ad espletare i servizi manutentivi.

Paradossalmente gli stessi, alla luce della bocciatura di tali pretestuosi emendamenti da parte dell’aula consiliare, si astengono sul Dup che guarda alla filosofia dell’azione politica di governo ed invece i superstiti in aulavotano contro il Bilancio. In pratica, votando contro i servizi essenziali ai cittadini, contro i servizi sociali, contro le assunzioni programmate del personale, contro la stabilizzazione dei precari, contro tutta la progettualità per centinaia di milioni di finanziamenti.

A noi tali atteggiamenti non sorprendono più. Costoro debbono per forza di cosa gridare al lupo al lupo, scegliendo successivamente la politica delnon fare. Sarebbe più onesto che si chiedessero cosa abbiano proposto all'amministrazione comunale in termini di iniziative che siano meritevoli diaccoglimento. Noi lo sappiamo bene quello che hanno fatto, nulla, se non fare interventi che niente di nuovo aggiungono al dibattito consiliare. Soltanto mentendo i Consiglieri di opposizione possono sostenere una versione diversa da quella reale".

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