Si sono celebrati questa mattina alle 10.30, presso il Santuario della Madonna di Trapani, i funerali di Giacomo Genovese, morto nell'incidente verificatosi mercoledì pomeriggio sul lungomare Dante Alighieri, ad incrocio con via Pallante. L'uomo viaggiava su un Liberty 125 quando si è scontrato con una Wolkswagen: fatale il trauma cranico facciale.
Tantissime le persone che hanno voluto rendere omaggio all'ultimo saluto di Genovese, fratello del Vicario generale nonché rettore della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, don Alberto Genovese. Presenti tutti i sacerdoti della Diocesi di Trapani, l'Arcivescovo di Agrigento Mons. Alessandro Damiano e il cappellanno delll'Aeronautica Don Giuseppe Maniscalco: ad officiare le esequie il vescovo Pietro Maria Fragnelli. «La meta del nostro fratello, nel pomeriggio di mercoledì, era la sua mamma terrena; all’improvviso ha cambiato direzione ed è giunto nella casa della Mamma celeste, che da sempre ha frequentato con tutta la sua famiglia.
Accanto a Giacomo - le parole di Fragnelli durante l'omelia - in queste ore, abbiamo a lungo invocato Maria con la recita del rosario, catena dolce che ci rannoda a Dio. Alla scuola di questa madre, la Madonna di Trapani, riapriamo il libro del senso cristiano della vita, di questo tesoro immensamente bello e immensamente fragile, tesoro in cammino dalla città terrena alla Gerusalemme celeste».
«[...] Caro Giacomo, il pensiero della tua fine sulle strade di questa nostra città ci fa reagire. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a ciò che va visto e fatto nella nostra cittadinanza terrena. Lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti. Con te torniamo ad amarla di più questa comunità: è l’eredità che lasci ai familiari e a quanti ti conoscono e ti stimano. [...] Affidiamo a Maria, la nostra Madonna di Trapani, il cumulo di dolore che questo giorno riversa sulle vite dei familiari, degli amici e della città tutta. Maria continuerà a vigilare sui nostri passi, sui nostri sentieri e ci insegnerà la logica della donazione piena di noi stessi agli altri nel nome di Gesù Salvatore», ha chiosato il vescovo.
Genovese era un sottoufficiale in pensione dell'Aeronautica Militare: invocata anche la preghiera dell'aviatore. A margine della funzione il ricordo commosso del più piccolo dei cinque fratelli, Antonio e di Don Alberto: «Grazie perché siete qui e per chi non c'è. La prima parola a Piazza Vittorio che ho ricevuto dalle persone sono state: "Sono a tua disposizione". Sono arrivati a tutta la famiglia sentimenti di preghiera e condivisione da tante persone che ho conosciuto o condiviso esperienze spirituali. Ringrazio il sindaco per la presenza; la comunione supera qualsiasi ostacolo. Vi ho sentito e vi sento perché siamo una grande famiglia».
Un pensiero anche alla persona coinvolta nell'incidente: «Quella persona porta il dolore pari al nostro. Siamo vicini a lei, preghiamo per lei perché possa condurre una vita semplice».
Genovese lascia moglie e due figli.