Venerdì prossimo 21 Novembre alle ore 18.00, presso il Museo di Arte Contemporanea “San Rocco” di Trapani, a cura di Liborio Palmeri e Alessandra Infranca, avrà luogo l’inaugurazione della mostra retrospettiva dell’artista e professore Giambattista Mauro Mannone, prematuramente scomparso alcuni mesi fa. Si tratta di un omaggio sentito ad una personalità artistica discreta e introversa, che non amava apparire e che aveva un rapporto complesso con le sue stesse opere, fino al punto anche di distruggerle insoddisfatto del loro esito.
Mauro Mannone, infatti, parallelamente all’attività didattica, ha portato avanti una ricerca estetica personale caratterizzata da un linguaggio espressivo in continua evoluzione. “Ferdinandea”, che non è solo il titolo della mostra, ma anche di alcune opere dell’artista, è il nome dell’isola, prima emersa e poi rimasta sommersa, tra Pantelleria, suo luogo natìo, e Sciacca. Essa esprime bene l’immaginario e la ricerca del suo linguaggio artistico, nel quale, come dice la curatrice Alessandra Infranca: «la materia diventa narrazione del tempo e la natura metafora dell’uomo».
E in effetti, l’emersione e l’immersione di Ferdinadea esprime bene il dinamismo degli opposti sempre percepibile nelle opere di Mauro Mannone. Come la luce e l’ombra.
Ecco una delle frasi che ha lasciato tra i suoi appunti: «Ogni cosa che esiste viene colpita dalla luce, la conseguenza è che si genera anche un’ombra. Ma la luce che io intendo non è un effetto: essa non è artefatta, ma diviene, insieme all’ombra, metafora dell’esistere». Così Ferdinandea rappresenta Mauro, ma anche la sua Pantelleria. Come dice l’altro curatore della mostra, Liborio Palmeri, Mauro Mannone è «personalità emergente e sommersa, impossibile da conquistare ad una sola causa o a una sola prospettiva artistica, che ha infuso nelle sue opere la materia, i colori, e le nostalgie della sua isola». E Pantelleria è presente alla mostra con il patrocinio del Comune.
La mostra del Museo San Rocco viene dunque a far conoscere l’artista, ma anche il professore amato da tutti gli studenti e apprezzato dai colleghi. Per questo una sezione sarà dedicata proprio ai lavori realizzati con gli allievi.
L’ evento inaugurale sarà arricchito da un intermezzo musicale a cura del maestro Giuseppe Angelo e dal brano, dedicato all’artista, composto da Filippo Zerilli e interpretato da Giulia Sieli.
Una sua installazione è presente nella collezione d’arte contemporanea del Museo DIART San Rocco, mentre diverse opere sacre sono state da lui donate alla Diocesi di Trapani.
Altre sculture e installazioni fanno parte di collezioni private in tutta Italia.
La sua ricerca mira a creare un linguaggio artistico nel quale la materia diventa narrazione del tempo e la natura, metafora dell’Uomo.
Scheda tecnica:
Luogo : Museo di Arte Contemporanea “San Rocco”, Via Turretta 12, Trapani
Apertura: ogni martedì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30; in altri orari secondo la disponibilità dei volontari.
Su prenotazione al numero whatsapp (messaggeria) 3792705571 e alla mail museosanrocco@gmail.com