Sul mercato arriva il gin prodotto a Favignana

Il prodotto è nato dalla scommessa di tre giovani imprenditori under 30.

Simone
Simone Crapanzano
06 Novembre 2021 08:00
Sul mercato arriva il gin prodotto a Favignana

Non solamente il vino come prodotto di eccellenza del territorio trapanese ma anche un alcolico di origine britannica prodotto, però, nell'isola Favignana: il gin.

Sul mercato arriva, infatti, il marchio "Isola di Favignana Gin", un prodotto nato dalla scommessa di tre giovani imprenditori under 30, due favignanesi e un francese.

Nino Campo, ex-operatore di Borsa a Londra, Davide Tedesco, appassionato di agricoltura, e infine Thibaut Bastel, un amico francese che aveva appena comprato casa e un terreno per l’orto sull'isola.

Dopo innumerevoli tentativi e l'aiuto di Umberto Rizza, un farmacista e grande conoscitore della botanica che ha suggerito ai tre neo-imprenditori le specie di erbe da utilizzare nel distillato, in meno di un anno si è arrivati al prodotto finale, un gin contente alcol da grano tenero di alta qualità, bacche di ginepro, semi di coriandolo, radice di angelica, scorze di limone, foglie di ulivo, foglie di mirto selvatico, a cui si aggiungono sei piante endemiche di Favignana: elicriso, camomilla romana, assenzio, menta dolce, rosmarino e verbena.

Tutto questo, infine, è stato racchiuso in una bottiglia di vetro che arriva dai vetrai piemontesi, con un'etichetta, rappresentante una scena di pesca naif, disegnata dall'artista locale, Gaspare Bertolino.

I risultati, per i tre imprenditori, non sono tardati ad arrivare e dopo il debutto, avvenuto lo scorso luglio, il magazzino contenente 1.700 bottiglie di gin, era vuoto già nel mese di settembre.

Per questa grande richiesta è stato necessario l'acquisto di nuovo terreno, oltre alla ricerca di distributori e rappresentanti per tutta l’Italia.

Adesso, in attesa del lancio della nuova stagione, dalla distilleria sono arrivate 12mila bottiglie e prima dell’estate dell'anno prossimo l’obiettivo è di arrivare a oltre 50mila bottiglie e, in futuro, si spera di entrare nel mercato inglese del gin.

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