Spese pazze all’Ars, condannata anche Giulia Adamo. A rischio la sua candidatura a sindaco di Marsala?

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
24 Luglio 2020 00:39
Spese pazze all’Ars, condannata anche Giulia Adamo. A rischio la sua candidatura a sindaco di Marsala?

Dal Tribunale di Palermo arriva un verdetto che sconvolge l’assetto di alcuni enti locali anche in vista delle prossime Amministrative del 4 e 5 ottobre. Nel processo delle cosiddette “spese pazze all’Ars”, a seguito di un’inchiesta partita nel 2014, sono stati condannati, per peculato continuato, cinque imputati, tutti ex deputati regionali. Gli imputati sono accusati di aver utilizzato fondi dei gruppi parlamentari, di cui erano ai vertici, in maniera impropria. Sono stati condannati: Giulia Adamo a 3 anni e sei mesi, Cataldo Fiorenza a 3 anni e 8 mesi.

Rudy Maira a 4 anni e sei mesi, Livio Marrocco a 3 anni. Unico assolto Giambattista (Titti) Bufardeci. Le somme contestate, nel corso della deputazione 2008-2012, sono per Adamo 11.221 euro, per Fiorenza 16.220, per Maira 82.023, per Marrocco, 3961. Fra i condannati anche Salvo Pogliese, attuale sindaco di Catania, condannato a 4 anni e 3 mesi; Pogliese, al quale contestate spese per 75.389, rischia la sospensione dalla carica per effetto della legge Severino. Ai condannati, tranne Maira, sono state concesse le attenuanti generiche.

Il Tribunale di Palermo ha interdetto Pogliese e Maira in perpetuo dai pubblici uffici e Marrocco e Fiorenza per due anni e 6 mesi. I giudici hanno inoltre dichiarato l'estinzione di rapporti di lavoro o di impiego di Maira e Pogliese nei confronti di amministrazioni o enti pubblici. Un caso a parte merita certamente Giulia Adamo la quale qualche giorno fa aveva annunciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Marsala. Giulia Adamo, che era stata già condannata in via definitiva dalla magistratura contabile, avrebbe confermato la sua volontà a continuare la sua corsa per le Amministrative, ma questa sentenza di primo grado della giustizia ordinaria potrebbe sconvolgere i suoi piani.

La Adamo aspetterebbe le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni, ed eventualmente ricorrere in appello. Francesco Mezzapelle

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