È previsto nel PNRR il recupero delle saline e dei manufatti storici, ed è stato avviato, grazie alla collaborazione tra Regione Sicilia e proprietari delle saline, un presupposto che necessita ora di azioni concrete, perché è reale il rischio di vedere svanire i finanziamenti e, con essi, la possibilità di recuperare gli antichi mulini a vento.
Lo scrive il WWF Italia, Ente Gestore della Riserva naturale orientata “Saline di Trapani e Paceco”, nella consapevolezza che i mulini non torneranno più a svolgere la loro funzione originaria, ma devono essere comunque salvati e valorizzati come simbolo di Trapani e della sua storia.
Di seguito la nota integrale del WWF Italia, Ente Gestore RNO Saline di Trapani e Paceco, che ripercorre quanto è stato fatto negli ultimi anni per arrivare a questo punto del percorso di recupero.
“L’Ente gestore della Riserva Naturale Orientata ‘Saline di Trapani e Paceco’, affidata al WWF Italia, ribadisce l’importanza di salvare ciò che rimane dei vecchi mulini a vento situati lungo il territorio di Trapani, Paceco e Misiliscemi, vere e proprie sentinelle della storia del territorio.
Perdere i mulini a vento significherebbe perdere l’identità stessa di questo luogo unico. Quando si parla di Trapani, l’immagine che affiora è quella dei mulini a vento che svettano tra i bianchi cumuli di sale, i fenicotteri rosa che si specchiano nelle vasche, tutto immerso nei tramonti delle saline, dove il cielo si tinge di rosso, arancio, riflettendosi sull’acqua e trasformando il paesaggio in un quadro inconfondibile. Questa immagine, a causa dei continui crolli, sta sbiadendo definitivamente.
I mulini sono proprietà private, ma rappresentano comunque un bene della collettività in termini di paesaggio, cultura e memoria. Per questo l’Ente Gestore ha messo in campo azioni concrete affinché questo patrimonio possa essere almeno in parte recuperato come patrimonio della collettività.
Tra le iniziative intraprese la programmazione e sollecitazione istituzionale: con una nota del gennaio 2022 l’E.G. ha chiesto formalmente alla Regione Siciliana di destinare risorse del PNRR e del PAF a un piano organico di restauro, manutenzione e messa in sicurezza dei mulini e delle strutture saline, sottolineando la necessità di valorizzarle come “museo a cielo aperto”.
Nel maggio 2022 ha coinvolto i privati facendosi promotore con i proprietari di mulini e saline di un incontro per incentivarli a partecipare all’Avviso Pubblico regionale (Investimento 2.2 PNRR - “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”), offrendo supporto istituzionale.
L’E.G. ha istruito pratiche e rilasciato Nulla Osta per i progetti di restauro e rifunzionalizzazione dei mulini esprimendo parere favorevole con prescrizioni. Nel percorso amministrativo l’Ente non si è limitato a rilasciare autorizzazioni, ma ha costantemente sollecitato ditte e progettisti a integrare la documentazione, per evitare la perdita delle occasioni di finanziamento. Nei casi in cui per decorrenza dei termini i procedimenti amministrativi hanno rischiato l’archiviazione, ribadendo la necessità di non disperdere l’opportunità di recupero di un patrimonio che, pur essendo privato, costituisce un bene comune ha chiesto ai SUAP di dare nuovo impulso agli iter amministrativi.
Negli scorsi mesi ha chiesto formalmente aggiornamenti alle ditte beneficiarie sullo stato dei lavori. Accanto alle attività amministrative l’Ente Gestore ha promosso eventi e momenti di sensibilizzazione richiamando l’attenzione sul valore storico, architettonico e paesaggistico delle saline e dei loro mulini: dalle Giornate Europee dei Mulini, mostre fotografiche, incontri, etc.
Il percorso non è stato privo di ostacoli ma è stato avviato.
Oggi l’Ente Gestore sottolinea che è stato avviato, grazie alla collaborazione tra Regione Sicilia ed i proprietari delle saline, un presupposto che deve proseguire in azioni concrete. Urgono azioni concrete per salvare il patrimonio architettonico, perché il rischio di vedere svanire i finanziamenti e, con essi, la possibilità di recuperare i mulini, è reale.
È significativo e positivo che la Regione abbia previsto nel PNRR il recupero delle saline e dei manufatti storici, è quindi realistico nonché auspicabile, che si troveranno le soluzioni affinché anche i mulini a vento possano essere, almeno in parte, recuperati, consapevoli che non torneranno più a svolgere la loro funzione originaria, ma devono essere comunque salvati e valorizzati come simbolo di Trapani e della sua storia”.