Fissata per il 25 febbraio, dinnanzi al Gip del Tribunale di Palermo, l’udienza preliminare nei confronti di 13 persone accusate di voto di scambio politico-mafioso e altri reati, nell’ambito dell’operazione "Eirene" condotta dai Carabinieri nel 2024. Il procedimento trae origine da un’indagine coordinata dalla Procura di Palermo e culminata con la richiesta di rinvio a giudizio, depositata il 23 gennaio scorso.
Tra gli indagati: l’ex senatore alcamese Antonino Papania e l’ex vice sindaco di Alcamo Pasquale Perricone. Il pubblico ministero Pietro Padova ha chiesto il rinvio a giudizio anche nei confronti del boss Giosuè Di Gregorio, Nicolò Melodia, Gregorio Savio Ascari, Fabio Ciotti, Francesco Coppola, Giuseppe Sciacchitano, Salvatore Li Bassi, Antonino Minio, Giuseppe Diego Pipitone, Giorgio Benenati e Antonio Provenzano.
Secondo l'accusa Papania, attualmente in carcere, si sarebbe accordato con Di Gregorio, attraverso la mediazione di Perricone, per ottenere voti alle elezioni regionali del 2022 a favore di Angelo Rocca, coordinatore provinciale del movimento politico Via, fondato dall'ex senatore.