Oltre il sale. È stato intitolato così il servizio andato in onda questa mattina durante il programma Mediterraneo, l’appuntamento di Rai 3 con l’attualità internazionale, i popoli, la storia, la cultura e i volti del Mare Nostrum.
Il servizio di Roberto Alajmo – creato grazie al montaggio di Toni Pellerito – ha visto la partecipazione di chi ha creduto molto - e nonostante tanti ostacoli continua a credere - nelle Saline trapanesi e nel ruolo prezioso che hanno per la città.
Silvana Piacentini – Direttore Riserva delle Saline di Trapani e Paceco –, Goffredo Adragna – proprietario –, Gerardo Cortellaro – Guida Naturalistica – e Giampiero Parrinello – salinaro – hanno raccontato, ognuno a modo proprio e secondo la propria esperienza, tutto ciò che riguarda le Saline appartenenti ai comuni di Trapani, Paceco e Misiliscemi.
Una vera e propria storia di ricchezza ma soprattutto di sofferenza umana: sono tanti, infatti, i trapanesi che hanno lavorato all’interno delle Saline, ma sono sempre tanti quelli che, a causa della fatica di questo lavoro, hanno voluto dimenticare.
Saline che, ricordiamo, potrebbero essere una vera e propria ricchezza – non solo naturalistica – per la città: oltre al sale, infatti, sono presenti più di 240 specie di uccelli e presentano dei mulini che ancora oggi funzionano perfettamente grazie al lavoro di tanti.
«Oggi si propone il recupero dei mulini a vento – ha dichiarato Silvana Piacentini – in un’ottica di recupero del paesaggio, che è un bene della collettività, quindi oltre la proprietà privata. Perché Trapani è e continua ad essere la città del sale».