Chi ben comincia è a metà dell'opera. Contava solo il risultato. Il nuovo Trapani targato Massimo Morgia - terzo allenatore della stagione - ha dato dimostrazione di una filosofia, di una prima identità ma che ancora palesa incertezze e limiti. Si è passato ad un 4-3-3 con Buffa spostato a terzino destro, una scelta improvvisata dovuta alle assenze e alle regole degli Under in campo. Bene in mezzo al campo Olivera, di gran lunga il migliore in campo: dai suoi piedi partono entrambi i gol. Al 20' il colpo di testa di Maltese al primo centro in maglia granata; al 73' il meraviglioso cross sul terzo tempo di Alessandro Gatto, fino a pochi secondi prima contestato dai tifosi.
È stato un Trapani che ha saputo anche soffrire contro un San Luca convincente e che ha sfiorato il pareggio con il palo di Pelle; manca il cinismo sotto porta di un Musso tormentato dalla troppa voglia di fare gol ma che si batte a servizio della squadra. Si sono visti sprazzi del vecchio Trapani con i giocatori impauriti di andare verso l'area avversaria giocando dietro; è tutto un cantiere aperto e da scoprire: all'esperto Morgia il compito di riacquisire autostima. La difficile trasferta di Licata di Domenica prossima potrà dire già tanto in questo senso.
Due le note a margine: l'ingresso in campo con buona personalità del classe 2004 Pipitone. Pollice verso per i petardi in campo.
Il Trapani rialza la china e finalmente ritrova una settimana intera di lavoro.