I ristoratori trapanesi incontrano il Prefetto Ricciardi. Queste le loro richieste

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
30 Ottobre 2020 14:36
I ristoratori trapanesi incontrano il Prefetto Ricciardi. Queste le loro richieste

Oggi, 30 Ottobre 2020, si è tenuto un incontro tra il Prefetto Ricciardi e ART, rappresentata da Rosi Napoli (Presidente dell’Associazione) e l’Avv. Dario Genovese (Presidente Onorario dei ART) per discutere del momento difficile che il comparto della ristorazione e non solo si trova ad affrontare nuovamente a pochi mesi di distanza dalla fine del primo lockdown. In seguito ad un accorato appello lanciato dall’Associazione dei Ristoratori, tempestiva e puntuale è stata la risposta da parte del Prefetto, che, mostrando grande sensibilità e solidarietà alla categorie colpite dalle restrizione dell’ultimo DPCM, ha voluto questo momento di incontro per manifestare la sua vicinanza.

Al prefetto è stato consegnato un documento con le richieste avanzate dall’Associazione, in relazione a quelle che in questo momento sono le maggiori preoccupazioni e incertezze degli operatori del settore. Di seguito il documento affidato al Prefetto. «Dopo aver trascorso circa tre mesi con le nostre attività chiuse - si legge -  ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo riaperto i nostri locali, con il cuore intrappolato dalla paura di non potercela fare.

Abbiamo lavorato duro quest'estate per cercare di non morire, di non gettare al vento anni di sacrificio. Abbiamo riacceso la speranza di non fallire. Oggi siamo ripiombati nella paura e nella disperazione, perchè nonostante le mille difficoltà abbiamo deciso di continuare ad essere onesti cittadini, facendo il nostro dovere, pagando a settembre tutte le tasse che erano state temporaneamente sospese. Adesso dobbiamo fare ancora i conti con la realtà che non presagisce nulla di buono.

Non riusciamo a comprendere come si possa sopravvivere se le nostre attività di ristorazione vengano chiuse alle 18.00. Così facendo, il settore della ristorazione è destinato a morte certa e con esso tutte le famiglie che operano in questo campo dell'imprenditoria direttamente o comeindotto. Il Governo si è attivato per fornirci questo ulteriore ristoro ma dobbiamo capire che la crisi del settore è diventata strutturale in quanto per i mesi post lock down siamo stati costretti a ridurre del 60% il numero dei coperti.

Un ristoro economico non può essere la soluzione alla chiusura imposta, soprattutto se non vengono congelate le imposte e le tasse. Siamo pronti a fare sacrifici, ci siamo abituati, ma vogliamo che il governo ne faccia qualcuno anche per noi». Ecco la proposta di ART. «Noi chiediamo: – riduzione dell'IVA al 4% – riduzione della tassazione contributiva fino al 30.06.2021 – cassa integrazione prolungata sino al 30.06.2021 – blocco versamenti rottamazione ter sino al 30.06.2021 Abbiamo bisogno di sapere che non perderemo le nostre attività, che le nostre famiglie sono al sicuro, che avremo un futuro da dare ai nostri figli, potendo contare sullo Stato Italiano, del quale i ristoratori sono ambasciatori in tutto il mondo. Il Presidente Rosi Napoli ha te tenuto a ringraziare, a nome di ART e di tutti gli operatori del settore, la disponibilità che ha sempre dimostrato il Prefetto Ricciardi.

In questo momento di grande sconforto e preoccupazione, trovare ascolto nelle istituzioni è importante per non alimentare ulteriori paure negli animi di chi oggi si trova in difficoltà. - Nota stampa

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