Guardia di Finanza: consuntivo dell’ultimo anno e mezzo di attività operativa del comando provinciale Trapani

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
25 Giugno 2018 14:19
Guardia di Finanza: consuntivo dell’ultimo anno e mezzo di attività operativa del comando provinciale Trapani

In occasione della celebrazione del 244° anniversario della fondazione del Corpo, svoltasi, come negli scorsi ultimi anni, con cerimonia avente carattere esclusivamente “interno”, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani – Col. t.ST Pasquale Pilerci – ha provveduto alla consegna di ricompense di ordine morale ai militari in forza ai dipendenti Reparti di questo Comando Provinciale distintisi in brillanti operazioni di servizio concluse nell’ultimo anno.

La ricorrenza costituisce, altresì, un’importante occasione per illustrare l’attività condotta, nell’ultimo anno e mezzo, dai Reparti del Corpo nella provincia di Trapani, prioritariamente nell’azione di contrasto:

  • all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali;
  • agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica;
  • alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.
  LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI       Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono state concluse 77 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono oltre 750 fra verifiche, controlli ed altri interventi avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale.

Denunciati 96 soggetti per reati fiscali, principalmente costituiti dagli illeciti più gravi, ovvero emissione di fatture false, omessa dichiarazione e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi e articolati. Nei confronti dei responsabili delle frodi fiscali scoperte negli ultimi 18 mesi sono state complessivamente avanzate proposte di sequestro di disponibilità finanziarie e patrimoniali per circa 45 milioni di euro.

  Sono state nel complesso scoperte 92 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali). Tra essi anche i due coniugi che gestivano presso la propria abitazione privata, sita nella frazione Nubia del Comune di Paceco (TP), una casa di riposo per anziani totalmente abusiva, in quanto priva di qualsiasi abilitazione comunale e sanitaria. I due sono stati arrestati da militari del dipendente Gruppo di Trapani nello scorso mese di marzo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, perché le indagini condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trapani hanno permesso di accertare sistematici maltrattamenti a danno degli anziani ospiti, i quali venivano vessati con continue violenze di natura verbale, fisica e psicologica.

L’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e nei confronti degli indagati sono state avviate approfondite investigazioni finalizzate a ricostruire e sottoporre a tassazione i  proventi illeciti dagli stessi indebitamente conseguiti negli anni mediante l’attività abusiva in rassegna. Per quanto concerne il “lavoro sommerso”, nel periodo di riferimento sono stati complessivamente verbalizzati 103 datori di lavoro per aver impiegato 232 lavoratori in “nero” o “irregolari”.

In particolare, nel periodo compreso tra i mesi di settembre e novembre del 2017, nell’ambito di un piano coordinato di controlli in materia di lavoro agricolo ed orientati soprattutto nello specifico settore della raccolta delle olive, connotato da particolare sensibilità in ragione dell’impiego di centinaia di lavoratori stagionali di origine africana, 13 aziende agricole sono state sottoposte a controllo dai finanzieri delle Tenenze di Castelvetrano e Mazara del Vallo, i quali hanno scoperto 34 lavoratori “in nero” ovvero impiegati in totale violazione dei contratti collettivi nazionali.

All’esito di tali controlli, sono state comminate sanzioni per oltre 60.000 euro. I lavoratori, infatti, anche se regolarmente assunti, venivano pagati 4 euro “a cassetta”, contenitore che “i più prestanti” riuscivano a riempire in circa quaranta minuti. Proprio a Campobello di Mazara, in particolare, due imprenditori sono stati segnalati alla Procura di Marsala per violazione dell’art. 603 bis del codice penale avendo questi retribuito 15 braccianti stranieri con salari irrisori e in completa difformità a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali.

E’ di Castelvetrano, invece, l’imprenditore che ha costituito una società ad hoc con la quale ha “reclutato” oltre 40 lavoratori agricoli, per lo più stranieri, per poi “sub-affittarli” ad aziende terze, con l’unica finalità di guadagnare un euro su ogni kilogrammo di olive raccolte dai braccianti.   Nel settore delle accise, i 98 interventi conclusi dal Corpo nella provincia di Trapani hanno portato al sequestro di Kg. 2.200 di prodotti energetici oggetto di frode.

A questi si aggiunge un consumato in frode pari a oltre 55.000 Kg. Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 28 interventi, tra controlli amministrativi e indagini di polizia giudiziaria delegate dall’Autorità Giudiziaria.        

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