Rottura definitiva tra il presidente del consiglio comunale di Trapani, Giuseppe Guaiana, e il sindaco Tranchida. Non si tratta certo di una novità. Le frizioni tra i due erano già note dal momento in cui Guaiana decise di sostenere Oddo e non la Toscano nella corsa alla poltrona di primo cittadino ad Erice. Adesso , però, la decisione definitiva. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una pec - inviata al presidente del consiglio comunale- in cui veniva richiesto se fosse un consigliere comunale della maggioranza o della minoranza. E questo, poichè c’è da proclamare la presidenza della commissione consiliare d’indagine sull’Ente Luglio Musicale che va affidata ad un esponente dell’opposizione.
Di seguito la nota inviata alla stampa:
«La mia figura di super partes, che ho sempre onorato all'interno dell'Aula Consigliare, mi impone di essere sempre il garante di tutte le componenti del consiglio stesso.
Pertanto, e in riferimento alla costituenda Commissione Consiliare d'inchiesta sul “Luglio Musicale Trapanese”, dichiaro pubblicamente che non ho nessun interesse a ricoprire un qualsiasi ruolo all'interno della stessa e che se strumentalmente sarò eletto in essa, mi dimetterò immediatamente denunciando fin da adesso che l’eventualmente elezione sarà fatta solo per perdere tempo e contro gli interessi dei cittadini che chiedono la verità.
D’altronde già è stata effettuata una grande e plateale scorrettezza con l’elezione della dott.ssa Patti. In quota forse alla minoranza a cui spettava? Ma fortunatamente la stessa si è prontamente dimessa.
Infine, essendomi stata recapitata in data 03/05/2022 una pec in cui mi viene chiesto, e in maniere inusuale, la mia appartenenza alla maggioranza o all’opposizione, colgo l’occasione per dire che io sto dalla parte dei trapanesi ed i trapanesi hanno perso totalmente sia la fiducia che la pazienza in questo Sindaco.
Quindi anche la mia fiducia nell’attuale Sindaco di Trapani è terminata ed io sono contro questa amministrazione.
Non ci sono e né ci saranno, poltrone che tengono e lascio le porte girevoli a quegli acrobati politici che hanno dimostrato di essere bravi ad usarle».
