Giornata storica per Paceco: riaperta la chiesa "Maria SS. del Rosario"

Conosciuta anche come chiesa "Santa Lucia", rimase chiusa dagli anni '80. Grande partecipazione alla cerimonia.

Mirko
Mirko Ditta
25 Marzo 2022 15:34
Giornata storica per Paceco: riaperta la chiesa

Giornata storica a Paceco. Alla presenza del Prefetto Filippina Cocuzza, al vescovo della Diocesi di Trapani Pietro Maria Fragnelli e sindaci del territorio, questa mattina è stata riaperta la chiesa di "Maria SS. del Rosario". Anche conosciuta come chiesa di “Santa Lucia”, fu costruita nei primi anni del 1600 e dichiarata inagibile dopo il terremoto del 1968; rimase completamente chiusa dagli anni ’80 fino ad oggi, giorno della sua riapertura al culto. E’ la più antica delle quattro chiese di Paceco, risalente ai primi anni della costruzione del borgo ad opera dei Fardella-Pacheco.

«E’ un segnale di speranza – dichiara il vescovo Fragnelli – ritrovare questa chiesa significa dare fiducia al presente e al futuro di questa comunità. Ci auguriamo che si è riaperta una porta verso il passato e il futuro, e anche verso il cielo: abbiamo pregato con Papa Francesco perché l’intercessione della Madonna porti pace al mondo intero, e in particolare in Russia e in Ucraina». «E’ indubbiamente una giornata storica per la città di Paceco perché la cultura sconfiggerà ogni male: recuperare questa struttura, questa pubblica fruizione è importante sia sul piano religioso che culturale», così il primo cittadino Giuseppe Scarcella.

«Questa chiesa rappresenta Paceco perché rappresenta la nascita con la città stessa. Riteniamo che possa diventare un vero punto di riferimento di aggregazione giovanile e non solo in modo che tanti mali possano essere debellati. E’ qualcosa che ci appartiene da sempre; generazioni intere si riconoscono in questa chiesa». La cerimonia, organizzata dal parroco Don Vincenzo Vincenzo Basiricò, ha visto anche la partecipazione dei Bersaglieri di Trapani: «Aprire oggi la porta di questa chiesa – dichiara Basiricò - significa per noi pacecoti aprire una porta sul passato e una porta sul futuro del nostro paese.

Questa chiesa è infatti, come la casa dei nonni, piena di ricordi che costituiscono la nostra identità per affrontare bene il futuro. Per tale ragione abbiamo pensato di far diventare questo luogo, oltre che luogo di culto, anche luogo di cultura, sede della memoria storica del nostro paese da far conoscere alle future generazioni e ai turisti». I ringraziamenti a tutta la comunità e a chi si è speso negli anni affinché venisse restituita a Paceco questa vera e propria opera d’arte e per avviare un progetto di recupero e conservazione degli scheletri della cripta, grande tesoro di questa chiesa curato per circa due secoli dalla Confraternita “Maria SS.

del Rosario”.

«Speriamo che in futuro si possano adeguatamente restaurare anche la cripta e gli arredi sacri. È stato fatto tanto grazie alla Provvidenza e alla rete di persone che questa chiesa riesce ad intrecciare, ma ancora tanto ci attende da fare», ha concluso Don Basiricò.I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta Celi Energia srl di Santa Ninfa. Di seguito alcune foto. 

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