Un uomo colto, ricco di umanità e conoscenza che dedicò i suoi studi alla storia di Erice e di diverse città siciliane. Elencare tutto ciò che fece Giuseppe Pagoto non è semplice: è stato un professore – insegnò ad Antonino Zichichi – ma anche preside, letterato e storico.
Un uomo di pace che amava sostare nei giardini del Balio di Erice per contemplare la bellezza naturale che circonda il borgo. Ed è proprio in quest’area, così apprezzata dal Professore, che nel pomeriggio di ieri è stato inaugurato un busto bronzeo in suo onore.
Realizzata dal professore Benvenuto Cafiero, l’opera è l’esempio concreto di un ottimo lavoro di squadra che ha visto tre enti – Erice Arte, Erykinon e il Comune di Erice – operare con un solo obiettivo: far conoscere la figura di Giuseppe Pagoto.
Uno scopo portato avanti anche dalla famiglia del professore che, proprio per questo, alcuni anni fa ha donato le opere manoscritte di Pagoto alla Biblioteca Comunale di Erice.
All’inaugurazione di ieri erano presenti tra gli altri anche il Sindaco Daniela Toscano, Lorenzo Zichichi – figlio dello scienziato Antonino – e Patricia, l’amata nipote di Pagoto, che, oltre a ricordare il nonno, ha proposto un nuovo progetto.
«In questa felice occasione – ha dichiarato la nipote di Pagoto – propongo alle istituzioni presenti di mettere in atto un progetto di ricerca documentalistica finalizzato alla pubblicazione delle opere manoscritte di mio nonno. Immagino una pubblicazione con la pagina manoscritta da un lato e il testo stampato dall’altro. Sono certa che ci sono giovani competenza, anche locali, in grado di portare a termine questo lavoro».
