Trapani continua a sognare e godere di importanti successi. Anche questa domenica sia la formazione di calcio che quella di basket portano a casa il bottino pieno e mantegono ben salde le rispettive posizioni da primi della classe.
Nel pomeriggio al "Saraceno" di Ravanusa il Trapani ha espugnato il campo di Ravanusa battendo il Licata 1-2 e allungando sul Siracusa che ha pareggiato in casa (2-2) con la Vibonese. Il Trapani la sblocca al 26′ grazie alla pregievole punizione di Kragl che s’insacca all’incrocio. Il gol dei padroni di casa arriva al 44' ad opera di Saito che rimette la gara in parità in chiusura della prima frazione di gioco. In apertura di secondo tempo Trapani vicinissimo a riportarsi in vantaggio con la capocciata di Sabatino, sugli sviluppi di corner, che sbatte contro la traversa.
Il Licata prova a farsi in avanti ma con pochi risultati. Al 64’, sull’angolo a uscire di Kragl una sponda favorisce Ba che sotto porta, di testa, sigla il 2-1 del Trapani. A fare la differenza è la maggiore fisicità del Trapani che manda in affanno i gialloblù che non riescono più a concretizzare le poche occasioni create. Finisce così. Il Trapani vince la gara e si porta a +4 dal Siracusa. Prossimo impegno contro la Goiese il 17 dicembre.
Altro successo, il nono consecutivo, è arrivato in serata anche per la Trapani Shark che vince contro Urania Milano 104-83.
«Siamo subito riusciti ad incanalare la partita sui binari che volevamo», ha dichirato coach Parente. «Siamo stati bravi a sfruttare il turno casalingo con una squadra ricca di talento che è in Sicilia da 5 giorni. Da parte nostra dobbiamo sempre provare ad imporre la nostra pallacanestro a prescindere degli avversari. L’aver dosato i minutaggi nei turni precedenti ci ha aiutato ad arrivare pronti a questo match. Il giusto approccio delle ultime partite che ci ha sempre permesso di scavare dei solchi importanti io lo valuto dal punto di vista difensivo come una cosa eccellente. È vero che abbiamo ancora dei black out- conclude - ma lavoreremo per rendere sempre meno frequenti le “pause” durante il match».
