Per eDreams (un’agenzia di viaggi online con sedi principali a Milano e Barcellona, con punti in 33 Paesi) la città di Trapani vola in alto e segna un incremento percentuale di 373 punti per la stagione estiva, risultando la migliore in italia, superando addirittura Roma (+223%), Bari (+255%), Napoli (+274%) e Milano (+214%). Trapani incoronata reginetta dell’estate, dopo un anno di pandemia che ancora lascia strascichi pesanti in tutto il mondo. Non sono mancati i dubbi da parte di chi ha deciso di vederci chiaro sulla vicenda, i dati statistici hanno dato da pensare a molti.
Sulla vicenda è interviene Rosalia d’Alì (presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, nonché assessore del Comune di Trapani al Turismo, cultura ed eventi): «Se il territorio di Trapani viene sempre più riconosciuto come destinazione turistica di qualità; se viene scelto da migliaia di visitatori per trascorrere le proprie vacanze; se i numeri delle presenze aumentano inequivocabilmente; se quelli del nostro aeroporto continuano a ‘volare’ alti; se si parla con entusiasmo della nostra meravigliosa terra nelle tv, nei giornali e nei social network.
Tutto questo deve soltanto riempirci di orgoglio e di gioia. Noto con amarezza, invece, che il giusto riconoscimento per un buon risultato, per alcuni (fortunatamente pochi) si è trasformato in una ghiotta occasione per fomentare inutili polemiche, dibattiti sterili e critiche senza alcuna finalità costruttiva». D’alì tende ad evidenziare: «Che sia chiaro, non è stata una corsa ad accaparrarsi il merito, quella di chi ha riportato i dati diffusi da eDreams, ma solo un modo per rendere nota una notizia che può e deve restituire fiducia all’intera Sicilia occidentale: quella di cui abbiamo tanto bisogno, anche in considerazione della difficile fase pandemica che stiamo ancora vivendo e che ha messo in ginocchio l’economia del nostro territorio».
«Dare risalto a quei dati – continua - ci ha consentito dunque di far emergere il frutto del lavoro di tutti e non di alcuni, un assioma che ci spinge a credere in maniera sempre più convinta nelle potenzialità turistiche dell’intera provincia ed a continuare a lavorare, tutti, nella direzione che abbiamo imboccato, che è quella giusta. Purtroppo non mancano (e non mancheranno) le strumentalizzazioni politiche né la divulgazione, neppure troppo velata, dei propri risentimenti personali che non scalfiranno minimamente la nostra ferma volontà a lavorare con passione e determinazione per il bene del territorio e per costruire un futuro migliore alle nuove generazioni.
Soltanto quando queste logiche saranno finalmente superate e si deciderà di lavorerà tutti insieme – anche aprendo un leale confronto costruttivo fra istituzioni, enti locali, operatori turistici e cittadini, sottolinea d’Alì – si potrà parlare di reale sviluppo, non solo turistico ma anche e soprattutto culturale. Abbassiamo i toni, dunque, e godiamoci l'ennesimo buon risultato positivo per la Sicilia occidentale, consapevoli che tanto si può e si deve ancora fare. Se lo faremo con l'orgoglio di essere tutti figli dello stesso territorio, da difendere e promuovere insieme, senza alcun dubbio potremo ottenerne di migliori, guardando al futuro con crescente fiducia».