Continua il nostro viaggio documentale alla scoperta dei tesori trapanesi.
Questa è la volta della Chiesa di Maria Santissima del Soccorso, chiamata comunemente Badia Nuova.
Nella centralissima via Garibaldi, nel fulcro del centro storico, internamente è composta da una navata unica e presenta un'abside quadrangolare e cinque altari tutti decorati con finissimi marmi, ad opera di Federico Siracusa su progetto di Giovanni Biagio Amico del 1747.
Una curiosità, è una tra le chiese più antiche della città: infatti fu eretta dai Bizantini nel 536 e dedicata a Santa Sofia (in ricordo del passato un quadrettino della Santa é collocato nella Cappella della Santissima Vergine del Soccorso). Dopo alterne vicende, fu riedificata nel 1461 insieme all'adiacente monastero, di cui resta solo il portale, e ampliata intorno al 1640.
La Chiesa venne dotata di due fondi appartenenti al cavaliere trapanese Don Giacomo Pepe, che donó questi due terreni per ampliare l’aspetto originario.
«Venne detta Chiesa Consacrata dal Cardinale di Santa Cecilia Monsignor Don Giovanni Domenico Spinola genovese, vescovo di mazzara, circa l’anno 1640 e fu la prima di tutte le chiese di trapani che ottenne un tal privilegio», così scrive lo storico Benigno da Santa Caterina.
L’ultimo restauro risale al 1995 ad opera della Sovrintendenza.